Ischia Film Festival, in concorso 8 lungometraggi

0
99
Ischia Film Festival, in concorso 8 lungometraggi

Saranno otto i film in concorso per il premio di miglior lungometraggio della 22esima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma a Ischia dal 29 giugno al 6 luglio prossimi.

Le opere selezionate provengono da Germania, India, Iran, Italia, Spagna, Stati Uniti e Turchia.

Anteprima internazionale per Amanece, di Juan Francisco Viruega, opera esistenzialista ambientata in Almeria, tutta al femminile, sul ritorno alle proprie origini di una donna che si ritrova con la sorella e con la madre morente.

L’innocenza gioiosa dei bambini di Taranto è protagonista in Bangarang, esordio nel lungometraggio di Giulio Mastromauro; sullo sfondo il minaccioso Moloch dell’Ilva e il disastro ambientale e sanitario prodotto in 60 anni di attività dell’acciaieria.

Un Iran gelido dentro e fuori fa da cornice a Cold sigh, un racconto tutto incentrato sul doloroso e sofferente rapporto padre-figlio.

Electra, di Hala Matar, altra anteprima internazionale, è il primo film a soggetto diretto da una regista donna del Bahrein. Al centro della trama un giornalista che viaggia con destinazione Roma per intervistare un famoso musicista. Il suo viaggio, tuttavia, finisce all’insegna delle menzogne, del tradimento e dell’omicidio.

Flickering lights, di Anupama Srinivasan e Anirban Dutta, descrive l’arrivo dell’elettricità in un piccolo villaggio al confine tra India e Myanmar, dove vive in isolamento una minoranza etnica che sogna l’indipendenza.

Ambientato in Georgia, in una regione di montagna dove una funivia collega un villaggio con un paesino a valle, Gondola, del regista tedesco Veit Helmer e che racconta la storia dell’amicizia a mezz’aria, che sfocia in una relazione sensuale, tra la nuova addetta alle cabine Iva con Nino, assistente della gondola che viaggia in direzione opposta.

Istanbul è il teatro di Rosinante, in anteprima europea, di Baran Gunduzalp, dramma familiare con al centro il problema dell’essere genitori in un mondo del lavoro precario. Una storia che, pur nella sua semplicità, riesce ad inscenare una credibile crisi interpersonale declinata a più livelli: amorosa, matrimoniale, lavorativa, e genitoriale.

Il dramma di un padre curdo, capo del suo villaggio,che è malato e prova a responsabilizzare il figlio prima di morire, al centro di When the walnut leaves turn yellow, di Mehmet Ali Konar, altra anteprima internazionale.

Ischia Film Festival è sostenuto da: Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, Regione Campania – Film Commission Regione Campania, Bonacina 1889, Bper Banca, Treccani Esperienze