Dopo il rapporto dell’Istituto superiore di sanità che denuncia l’eccesso si morti e tumori nella Terra dei Fuochi e che lancia l’allarme per la salute dei bambini monta la polemica per le dichiarazioni di Mario Fusco direttore del Registro Tumori della Asl 3 di Napoli che in un’intervista al Mattino oggi parla di “corvi” e rifiuta i dati dell’Iss che accusa di aver fornito “risultati soltanto parziali”.
Antonio Marfella: “Affermazioni Iss su Terra dei Fuochi violentissime e offensive”
“Il fenomeno dell’eccesso e dell’incidenza di mortalità generale e infantile – afferma – non riguarda solo i 17 comuni della Asl Napoli 3 sud della Terra dei Fuochi ma anche gli altri 18 comuni che non rientrano in quella etichetta. Io ho fornito tutti i dati ma sono stati omessi”.
Dichiarazioni “violentissime e particolarmente offensive” per Antonio Marfella. Oncologo al Pascale di Napoli e da sempre in prima linea nella denuncia contro lo scempio della Terra dei Fuochi che in un post su Facebook si dice “semplicemente allibito”.
“Resto stupefatto – scive – e , nel chiedere ufficialmente l’intervento di legali a tutela del buon nome nostro e dei colleghi di Iss, mi pare evidente dovere prendere atto che da troppi anni, dal 1995, non si producono dati affidabili da parte degli organi responsabili in regione Campania mentre si critica solo il lavoro degli altri”. E aggiunge: “Non mi interessa chi è corvo e chi avvoltoio, mi interessa solo che grazie a questi personaggi la speranza di vita media di ogni nostro bambino è ulteriormente diminuita da meno due anni del 2006 a meno 3.6 anni di speranza di vita media a dicembre del 2015 in provincia di napoli. La politica grazie a questi personaggi viene assolta dal continuare a non fare nulla per revertire tanto disastro…”
Secondo il dossier dell’Iss, come riporta askanews, il quadro epidemiologico della popolazione è caratterizzato anche da un’alta “ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani”. In particolare il rapporto riferisce di “eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni”.
L’analisi evidenzia alcuni Comuni nei quali si sono rilevati specifici segnali “che richiedono ulteriori e cogenti approfondimenti. Queste osservazioni concorrono a motivare l’implementazione del risanamento ambientale e l’immediata cessazione delle pratiche illegali di smaltimento e combustione dei rifiuti”, raccomanda l’Iss.