Luigi De Magistris sul palco del Sannazaro per raccontare la sua storia sia nel periodo del suo impegno in magistratura sia dei suoi dieci anni come Sindaco di Napoli.
La curiosità era forte, quella di vedere all’opera Luigi De Magistris su di un palco, questa volta non per un comizio elettorale, ma per raccontare la sua storia sia nel periodo del suo impegno in magistratura sia dei suoi dieci anni come Sindaco di Napoli. Questa volta il palco era quello dello storico Teatro Sannazaro di Napoli.
Tutto questo avendo come filo conduttore la Costituzione Italiana e la sua “funzione civilizzatrice”, un punto di riferimento per tutti, per politici e non, per i grandi giuristi e per l’uomo comune.
L’occasione era quella anche di conoscere il Teatro Civile unita al mio lavoro di preparazione del format Question Mark (in onda ogni mercoledì alle 21.15 su Napoflix Canale 86 del Digitale terrestre) che nella prossima puntata avrà come ospite proprio l’ex Sindaco di Napoli.
Così come descritto da de Magistris ognuno di noi dovrebbe munirsi di quel “mandato costituzionale” ed essere parte attiva nel rimuovere tutti gli ostacoli, di qualsiasi natura, che impediscono la realizzazione della persona umana. Questo è il dettato dell’art. 3 della Costituzione italiana, come strumento per la costruzione di una pacifica convivenza civile fondata sui principi di libertà, uguaglianza e dignità umana e sociale.
Chi legge quanto da me descritto potrebbe essere portato a pensare che i 90 minuti da trascorrere in Teatro possano essere di una noia mortale. Assolutamente no. È un racconto che ti tiene incollato per tutto il tempo e alla fine quasi ti dispiace che sia finito, anzi pensi che ci possa essere un seguito. La storia di De Magistris è una descrizione di fatti che hanno accompagnato due momenti fondamentali della sua vita, quella di Magistrato e di Sindaco.
Una descrizione basata solo sui fatti e non sulle opinioni, ci tiene ad evidenziare l’ex Sindaco, con riscontri che possono risultare di un’evidenza disarmante e che aprono alle opportune considerazioni di chi siede tra le file del teatro.
La magistratura con le indagini Poseidone, Why not e Toghe lucane, i loro risvolti e gli intrecci portati in evidenza, lasciati li affinchè tutti possano trarre le proprie conclusioni.
Dieci anni come Sindaco di Napoli, trascorsi lasciando senza ombra di dubbio un segno e che, ancora oggi, viene ricordato nei suoi aspetti positivi e negativi (ne parleremo nella prossima puntata di Question Mark su Napoflix, canale 86 del Digitale)
La sua candidatura accolta dalla moglie come la “inconfutabile prova della tua follia” e la narrazione delle sue battaglie per sconfiggere l’emergenza rifiuti, per ottenere risultati tangibili come Acqua bene pubblico (un unicum nella nostra Italia), nella Scuola, l’accoglienza agli immigrati e i diritti civili, l’importante rilancio di Napoli nel turismo, ancora oggi ne godiamo i benefici, e il Lungomare.
Mi sono attenuto ai fatti, semplicemente ai fatti descritti e, indubbiamente non posso che trarne le mie conclusioni. Scegliere questa è una delle parole chiave in questa opera di Teatro civile, la mia prima volta, e posso dire che, senza schierarmi, accolgo l’istigazione proposta da De Magistris e scelgo di essere parte attiva, con tutti i miei limiti, nella rimozione di tutti quegli ostacoli che limitano di fatto la realizzazione la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Io scelgo la Costituzione.