Italia assediata da caldo record e incendi, brucia il Sud

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Italia assediata da caldo record e incendi, brucia il Sud

Continuano a salire le temperature in tutta Italia, con il Sud nel mirino degli incendi.

Italia nella morsa di un caldo record e degli incendi, soprattutto al Sud. A Siracusa ieri, nei pressi del comune di Floridia, il termometro ha riportato 48,8 gradi. Il dato è riportato dal Sias (Servizio informativo agrometeorologico siciliano): si tratta della temperatura più alta mai registrata in Europa. Il record di Siracusa dovrà essere confermato dall’Organizzazione meteorologica mondiale. “Fa molto caldo ma non abbiamo ricevuto nessuna allerta particolare per la giornata di oggi”, dice all’Adnkronos il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Le temperature sono elevate da giorni e abbiamo attivato tutte le procedure del caso, con volontari della Protezione civile che pattugliano il territorio e che distribuiscono acqua ad anziani e bambini nei luoghi pubblici”, aggiunge il sindaco.

Città da bollino rosso

Un caldo che record che non accenna ad abbandonare il Paese, anzi. Tra oggi giovedì 12 agosto e domani venerdì 13 agosto aumenteranno le città da bollino rosso, quelle cioè al livello 3 di allerta (il massimo) che “indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”. Oggi i centri urbani più roventi saranno Bari, Bologna, Campobasso, Rieti, Roma, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia e Trieste. Domani, giorno del picco di calore, saliranno a 15: Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo.

Incendi, bruciano Calabria e Sicilia

E con il caldo scatta l’allarme incendi in Italia. Bruciano la Calabria e la Sicilia, dove si sono registrate altre vittime. Ieri sono state 32 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia. La situazione più critica in provincia di Reggio Calabria, dove da oltre una settimana bruciano varie località dell’Aspromonte. Un uomo è morto a Mammola, nel territorio del comune di Grotteria, travolto dalle fiamme nel tentativo di salvare le proprie proprietà ed i propri animali. Pochi gironi fa, nel comune di San Lorenzo, erano invece stati trovati i corpi carbonizzati di un uomo e di una donna, morti nel disperato tentativo di salvare il loro uliveto. Su proposta del presidente Nino Spirlì, la Giunta regionale ha deliberato la richiesta al Governo di dichiarazione dello stato di emergenza “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”.

“Stiamo perdendo la nostra storia, sta andando in cenere la nostra identità, sta bruciando la nostra anima autentica nel silenzio generale. Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare. Incendi attivi anche oggi nei Comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Caulonia, Gioiosa ionica e Cardeto”, ha scritto in un post su Facebook il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

Ancora allerta rossa per la giornata di oggi in Sicilia per il rischio incendi. La Protezione civile regionale ha diffuso un bollettino con allerta al massimo livello per tutte le province ad eccezione di quella di Messina, in arancione. Bollino rosso anche per le ondate di calore sulla provincia di Palermo dove le temperature percepite toccheranno i 39 gradi. Un giovane è morto ieri mentre voleva dare una mano per spegnere l’incendio divampato in contrada Ponte Barca, a Paternò, in provincia di Catania, ma è morto schiacciato dal suo trattore che si è ribaltato mentre percorreva la strada provinciale.

Un vasto incendio sta devastando il territorio di Giarratana, in provincia di Ragusa. Le fiamme sono divampate in contrada Calaforno e si stanno rapidamente propagando spinte dal vento caldo. Alcune case sono state evacuate. Sul posto squadre del Corpo forestale della Regione, i vigli del fuoco e la Protezione civile. Il sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta ha anche attivato i volontari del gruppo Alfa e chiesto l’intervento dei mezzi aerei.

Incendi anche nel siracusano, a Sortino e nel bosco fuori Ferla, e a Pergusa, nell’ennese, dove le fiamme minacciano le abitazioni e alcune case di villeggiatura sono state evacuate per precauzione. In azione un elicottero e le squadre di terra di vigili del fuoco, forestale e protezione civile.