Presi gli assassini di Italia Dell’Aversana, finalmente trovati i due rapinatori che avevano aggredito la donna per rapinarla, uccidendola .
Le Forze dell’ordine sono riuscite ha ricostruire la dinamica e arrestare i rapinatori, due tossicodipendenti pregiudicati, uno di etnia rom residente in un campo Rom di Giugliano e uno di Marano. I due agivano nella zona sin dalle prime ore del mattino e rapinavano i passanti utilizzando la stessa automobile con i quali sono stati presi all’uscita di Aversa Nord. Con quella stessa automobile avevano rapinato ed uccisa Italia Dell’Aversana la mattina del 6 ottobre scorso.
Italia era morta dopo essere stata trasportata da Aversa alla clinica Pinetagrande di Castel Volturno. Difficile sinodai primi momenti ricostruire la dinamica dei fatti, perché nessuno ha raccontato di aver visto qualcosa. Erano le 7,20 di martedì mattina e Italia, come ogni giorno faceva la stessa strada per recarsi al lavoro. Non guidava, perciò il tratto di circa 4 chilometri da casa sua, al centro di Aversa, fino al Moscati, lo faceva sempre a piedi.
L’auto l’ha trascinata dopo che i due avevano tentato di strappargli la borsa, che non si è più trovata. Il corpo trascinato della donna aveva terminato la sua corsa andando a sbattere contro un’altra auto ferma nella direzione opposta, davanti ad una macelleria. Il 7 ottobre c’è stata una fiaccolata, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone, ha attraversato le strade della città di Aversa, da piazza San Nicola, fino a piazza Municipio, passando per il luogo dove Italia è stata trascinata. Don Luigi Merola, nel corso di una fiaccolata promossa dagli amici di Italia, aveva lanciato un appello, che alla fine è stato accolto: “Chi ha visto parli. Vogliamo sapere Italia com’è morta”. Un appello che sinora non ha sortito alcun effetto”. Ora i due vili criminali saranno interrogati e formalmente incriminati.