Il museo Madre rende omaggio all’artista statunitense, Jimmie Durham, con la prima retrospettiva mai realizzata in Italia.
Ad un anno dalla scomparsa di Jimmie Durham (1940- 2021), il museo Madre rende omaggio all’artista statunitense con la prima retrospettiva mai realizzata in Italia: al museo d’arte contemporanea della Regione Campania è aperta fino al 10 aprile 2023 la mostra ‘Jimmie Durham: humanity is not a completed project’, a cura di Kathryn Weir, che raccoglie oltre 150 opere.
Presenti lavori iconici, ricostruzioni di importanti mostre e installazioni, alcuni in collaborazione con l’artista Maria Thereza Alves, e delle opere inedite, come ad esempio ‘Night Hawk’, del 1954, ‘God’s own drunks’, 1974, oltre alla poesia ‘Now’, realizzata in occasione della ‘call to action’ promossa dal museo Madre nel 2020 durante il primo confinamento per la pandemia in Italia. L’esposizione si articola non solo nelle sale del terzo piano del Madre: la voce di Durham risuona nelle scale, mentre alcune opere sono installate al secondo piano e al piano terra, tra le quali ‘Presepio’ (2016), negli spazi della biglietteria.
Nel 2019 Leone d’oro alla carriera, dal 2012 Jimmie Durham iniziò a trascorrere più tempo a Napoli, città in cui ha sviluppato forti relazioni e presentato diversi progetti importanti in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre e la Fondazione Morra Greco, con il conferimento del “Matronato alla carriera”.
Nell’ambito di Progetto XXI, è stata realizzata nella sede della Fondazione Morra Greco la mostra ‘Jimmie Durham: And Now, So Far In The Future That No One Will Recognize Any Of My Jokes’ a cura di Salvatore Lacagnina. Una narrazione obliqua del lavoro artistico, del pensiero e dell’attivismo politico di Durham, delle sue letture, delle sue attitudini, delle sue posizioni, che comprende sculture – dalla Collezione della Fondazione Morra Greco – scritti, oggetti, grafiche, fotografie, libri, video, documenti.