Jorginho: “Primi otto mesi fantastici, siamo uniti. Dopo la Champions abbiamo voltato pagina”

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Il centrocampista brasiliano del Napoli, naturalizzato italiano, Jorge Luiz Frello più noto come Jorginho, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli dei suoi primi mesi in azzurro. Riportiamo alcuni passaggi:  “I miei primi otto mesi in maglia azzurra sono stati meravigliosi. Sono molto contento di come stanno andando le cose. Uno dei ricordi più belli è stata la rete in coppa Italia contro la Roma con Maradona in tribuna ma il sogno è iniziato molto tempo prima, sin da bambino”.

LA CARRIERA. “Ogni squadra che mi ha avuto mi ha gestito in maniera diversa ed è giusto così, bisogna adattarsi al proprio allenatore, tu fai ciò che ti chiede ed è giusto così, è una spinta in più per crescere”.

LA DELUSIONE IN CHAMPIONS. “Dopo il flop di Bilbao avevamo due scelte: buttarci giù in preda alla delusione o voltare subito pagina e dare una scossa già all’esordio in campionato come abbiamo fatto. Genova è una piazza difficile e molto calda, siamo stati bravi a spuntarla nel finale approfittando dei momenti di calo degli avversari. Volevamo vincere a tutti i costi come sempre. Il calcio è imprevedibile e non possiamo sempre spuntarla ma facciamo di tutto per portare sempre a casa i tre punti. Siamo un gruppo che non molla, c’è poco da fare”.

LO SCUDETTO. “La priorità al momento è fare bene partita dopo partita, senza andare troppo oltre. Se pensiamo agli obiettivi o al futuro, non andiamo da nessuna parte. Siamo una squadra che ha vinto la Coppa Italia, fatto record di reti e punti, noi siamo qui per vincere”.

IL MODULO. “Ho sempre giocato a Verona a tre, qui il mister gioca a due ma mi adatto senza problemi alle esigenze di Benitez. Non è un problema, è una sua decisione, la rispetto e ne prendo atto per stare al top in quella veste”.

LA NAZIONALE MAGGIORE. “E’ il sogno di ogni bambino, inutile nagarlo. Lavoro per centrare anche questo obiettivo, spero arrivi in futuro”.

IL MERCATO. “Ci siamo rafforzati, non indeboliti. Chi è arrivato ha qualità e ci darà una grande mano”.

L’ESULTANZA DI CATANIA. “Quella con Henrique è stata un’esultanza per un amico qui di Napoli, che balla così, in maniera strana. Doveva restare un segreto però fa nulla (ride ndr)”.

GLI IMPEGNI. “Campionato, Coppa Italia, Europa League, Supercoppa: abbiamo tanti impegni e non vogliamo fallirli ma adesso pensiamo solo al Chievo. Siamo i primi ad essere delusi dalla Champions, non solo i tifosi. E’ difficile pensare che essere uscito alla Champions sia un vantaggio per il campionato. Sarebbe stato bello giocarci, era un mio sogno sfumato ma è inutile piangere sul latte versato”.

LA CONDIZIONE FISICA. “Non credo di stare male fisicamente, ho corso 12 chilometri nell’ultimo match”.

COSA PIACE DI NAPOLI. “Il cibo è buonissimo: mozzarella, pesce, pizza. Il panorama poi: dove vivo io è splendido. Poi i napoletani sono come i brasiliani, ospitali, calorosi, accoglienti. Anche alla mia famiglia piace tanto qui, ci sentiamo a casa”.

IL CARATTERE. “Essere leader è una questione di mentalità. Tutti possiamo e dobbiamo essere protagonisti, per il bene della squadra e per arrivare lontano. E’ qualità che viene da dentro, è spontanea. C’è chi lo sente di più, chi meno ma l’importante è che ci sia”.

AUGURI ALBIOL. “Tanti auguri a lui, gli ho mandato un messaggino, tanta salute e felicità”

L’IDOLO DI SEMPRE. “Da bambino ho sempre seguito Kakà, un grande idolo in Brasile come giocatore e come persona. Mi sono ispirato a lui anche calcisticamente”.

Improvvisamente arriva anche Duvan Zapata“Jorginho è un bel ragazzo! Adesso pensiamo al Chievo, poi solo dopo all’Europa League. Sin prisa y sin pausa, come dice il mister. In Coppa Italia non ho ancora fatto gol, in Champions ed in Europa si ma quest’anno voglio fare ancora di più, sono molto motivato”.