Jorit, murales a Crotone dedicato a Rino Gaetano

0
244
jorit

Jorit, prima di eseguire il ritratto, ha lasciato sul muro un messaggio di contestazione in stile street art sul quale ha dipinto il volto di Rino Gaetano

Ci sono la guerra e la pace negli occhi di Rino Gaetano nel murales che lo street artist partenopeo Jorit ha realizzato in un quartiere di edilizia popolare di Crotone. Un murale di 100 metri quadrati che attraverso il volto del cantautore crotonese, morto in un incidente stradale a Roma nel 1981, evidenzia il contrasto tra chi vuole la pace e chi, invece, fomenta la guerra.

Negli occhi di Rino Gaetano, infatti, sono raffigurate un’esplosione atomica, nella parte in bianco e nero e la bandiera della pace, nella parte a colori.

Come fa sempre per tutte le sue opere, Jorit, prima di eseguire il ritratto, ha lasciato sul muro un messaggio di contestazione in stile street art sul quale poi ha dipinto il volto di Rino Gaetano. E in questo si è ispirato alla canzone “Nuntereggae più” nella versione che fecero i 99 Posse per contestare la guerra in Afganistan nel 2005. Jorit l’ha attualizzata, cambiando i nomi del protagonisti ed esprimendosi contro il conflitto in corso in Ucraina e contro chi lo fomenta.

LEGGI ANCHE: Sabato 4 giugno nel Chiostro di San Domenico Maggiore la presentazione del libro “Cause perse” di Antonio Vastarelli

“Ritrarre Rino Gaetano nella sua città natale – ha detto Jorit – è stato bellissimo. Penso che in una situazione pericolosa come quella che stiamo vivendo ci sarebbero voluti artisti coraggiosi come lui, che aveva il coraggio di schierarsi e la forza di esprimere le sue opinioni.

Non era succube del successo e non si piegava al conformismo. Ha incarnato l’ideale dell”artista ribelle, ma purtroppo ci ha lasciato troppo presto. L’opera contiene dei riferimenti a quello che stiamo vivendo. Penso che Rino, in questa situazione, avrebbe espresso la sua opinione in modo forte dalla parte della pace”.

Il murale di Rino Gaetano è stato voluto dal Comune di Crotone con lo scopo di avviare una riqualificazione sociale e culturale della città che parta dalle periferie. L’opera, la sera, viene illuminata, creando un effetto che la rende ancora più suggestiva.