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Juventus-Bayern Monaco 0-2: missione rimonta non riuscita. Passa la più forte

Il Bayern vince con lo stesso risultato dell’andata. La Juventus ci prova soprattutto nel primo tempo, ma la foga agonistica non basta.

Missione rimonta difficile, anzi, quasi ”impossible” per gli uomini di Conte orfani di Vidal e Lichtsteiner. Pogba prende il posto del cileno a centrocampo, mentre è Padoin a mettersi sulla destra vincendo ancora una volta il ballottaggio con Isla.

L’inizio della partita promette bene; la Juventus aggredisce fin dalle prime battute e la mette sulla corsa; a volte, forse, manca quel qualcosa in più che renda costruttiva l’aggressività di gioco. Gli esterni non puntano spesso l’avversario e, nonostante Padoin sia uno dei migliori, i cross non arrivano puntuali e precisi.

La luce viene accesa da Vucinic che ogni volta che prende palla inventa un assist o una percussione personale, purtroppo manca ancora nelle conclusioni, come quando prova a piazzarla col destro sul palo lungo ma tira troppo centrale. Anche Pogba gioca molto bene, sia di quantità, recuperando molti palloni, sia di qualità. Il primo vero pericolo per la porta dei tedeschi viene da un calcio di punizione dal limite di Pirlo. Il suo tiro è potente, ma Neuer manda in angolo.

Il Bayern però quando ecse all’attacco è sempre pericoloso, il possesso palla bavarese è sempre preciso e accorto. Su un cross dalla sinistra Mandzukic sfiora il gol del vantaggio, ma Padoin fa un’ottima diagonale. La Juventus ci prova con un cross basso e forte di Pogba, servito sulla corsa da Vucinic, ma Quagliarella è troppo indietro e Asamoah è in ritardo. Il Bayern risponde con un tiro da fuori di Alaba, stavolta Buffon non si fa sorprendere come all’andata.

Pogba prova con un tiro di sinistro che viene stoppato, purtroppo spesso il francese è stato marcato stretto o raddoppiato ad ogni tentativo di caricare una bomba. Il primo tempo termina con 10 minuti di possesso palla Bayern, la Juventus infatti rifiata e non ha sempre la lucidità per aggredire il portatore di palla.

Nel secondo tempo la Juve ci prova prima con Pirlo, ancora una volta su punizione dal limite dell’aria, il pallone è deviato e va tra le braccia di Neuer. Poi Quagliarella tira dal limite dopo un’azione personale, la palla sfila a lato di pochissimo. Il Bayern invece va vicinissimo al gol con Robben che prende il palo con un tiro a giro. Pericolo scampato per i bianconeri che sembrano meno arrembanti. Pogba prova ancora con un tiro da fuori, la precisione c’è, non la potenza.

Al 19′ la doccia gelata. Da calcio di punizione Javi Martinez tira in spaccata, Buffon respinge ma arriva Mandzukic che di testa ribadisce in rete. A questo punto alla Juve servirebbero ben quattro gol. I ritmi si fanno più bassi, ormai la qualificazione è nelle mani degli uomini di Heynckes. Vucinic potrebbe almeno pareggiare, ma dopo un paio di veli invece di tirare, stoppa la palla e perde il tempo per la battuta.

Il Bayern va vicino al raddoppio con Robben in percussione che sgancia poi il tiro, Buffon è attento. Il raddoppio arriva nei minuti conclusivi con Pizarro, subentrato all’attaccante croato autore del primo gol. Assist illuminante di Schweinsteiger, Pizarro incrocia e batte Buffon. La partita si conclude e dice che alle semifinali ci sarà la più forte, il Bayern meritatamente va a fare compagnia al Borussia Dortmund, al Real Madrid e al Barcellona.

Michele Longobardi

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Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.

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