Spuzzulé, in Via Sergente maggiore 54, è il primo ristorante basato sulla filosofia del recupero.
Il ristorante, nel cuore dei quartieri spagnoli, è quasi interamente realizzato con scarti recuperati dai rifiuti e riadattati.
Spuzzulé sviluppa l’idea di riciclo, unendola a quella di creatività e adattamento. Due porte vecchie diventano un bancone, da catene arrugginite si realizzano decorazioni per il soffitto, le pedane si trasformano in tavoli.
Spuzzulé nasce dalla collaborazione di Bruno De Crescenzo e Antonio Lucio Correale e dall’aiuto della bottega del riciclo, Riciclarte, di Salvatore Iodice.
Bruno De Crescenzo ha spiegato: “L’idea è nata come contrasto a un modo di fare di molti napoletani, l’usanza di gettare per strada tutto ciò che non serve più. Siamo andati a casa di persone che volevano disfarsi di mobili vecchi, porte o altro per riuscire a ridare loro nuova vita”.
E per quanto riguarda il cibo, Spuzzulé punta sul territorio campano. E così vini, formaggi e salumi provengono interamente dal territorio e sono scelti con cura e passione.
Anche in questo si applica la filosofia del recupero. Un recupero di ingredienti, di tradizioni culinarie e che si trasforma nel recupero di un quartiere e di un’intera città.
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