Un momento di confronto durante il quale sono emersi parallelismi e similitudini che hanno riguardato l’emergenza rifiuti a Chiaiano e nei paesi del Vesuviano, la lotta per la difesa del territorio che ha visto protagonisti, loro malgrado, i cittadini della provincia di Napoli, ma soprattutto quali sono le criticità . L’occasione è stata dettata dalla presentazione del libro “La guerra della Monnezza” edito da Il Quaderno Edizioni e scritto a quattro mani da Tonino Scala e Gennaro Carotenuto, con un reportage fotografico di Fabio Cosma Colombo e Massimiliano Colombo.
Ospiti della sede del Cantiere della Sinistra Area Nord di Chiaiano, i due autori coordinati dalla giornalista Anna Copertino e supportati dalla presenza di Francesco Faiello, Cantieri della Sinistra Area Nord, Stefania Fanelli e Roberto Braibanti, della segreteria provinciale napoletana di Sel, hanno ripercorso i fatti avvenuti a Terzigno nel 2010 constatando più di una volta come ci fossero delle analogie con i fatti di Chiaiano del 2008.
Un momento di riflessione-confronto, dicevamo, ma anche di discussione rispetto al ciclo dei rifiuti in Campania che a giudizio dei due autori “non è ancora completato, anche perché la raccolta differenziata non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti” e indicando nei “rifiuti zero” la prospettiva a cui tendere, prendendo ad esempio anche quanto sta accadendo in provincia di Salerno, e ad Atena Lucana in particolare dove l’azione lungimirante del sindaco Sergio Annunziata ha portato il paese a raggiungere il 90% di raccolta differenziata ed a far pagare ai propri cittadini appena 23 centesimi di euro a metro quadro la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Per la “gente di Chiaiano” la preoccupazione maggiore è rispetto alla necessità di allontanare lo spettro dell’apertura di nuove discariche e di supportare e “controllare” quella che dovrebbe essere la realizzazione del sito di compostaggio di Scampia. Come sottolineato da Stefania Fanelli nel suo intervento “oggi chi dice no al sito di compostaggio non fa altro che dare man forte al fronte del si alle discariche”. Roberto Braibanti, dal canto suo, ha sottolineato come il vero problema “attuale è legato allo smaltimento dei rifiuti speciali e su questo, al momento, non esiste nessun piano nazionale. La mia preoccupazione è che non scrivendo la parola fine all’ipotesi di realizzare nuovi termovalorizzatori a Giuglianoe Napoli Est, non nasconda l’ipotesi che sia proprio la nostra regione il territorio scelto dove bruciare il tutto?”
Gennaro Carotenuto
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