La Memoria Immutata – Nel ricordo di Giustina Copertino e per tutte le donne vittime di violenza

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donne vittime di violenza

Il 1 febbraio 2015 Giustina Copertino è stata privata del bene più grande e prezioso, la vita. È morta per mano del marito. Una tragedia che ha colpito la mia famiglia catapultandola in un vortice di dolore. Ogni 2 giorni una donna muore, uccisa da chi dichiara amore. Non credeteci. L’ amore non è dolore, l’amore non è morte. SCONVOLGETEVI, non abituatevi mai alla notizia di una donna uccisa.

Mi chiedo invano quale sia il senso d’inferiorità che prova chi deve affermarsi con la violenza. Un anno è trascorso ed il dolore è immutato, cresce solo il senso d’impotenza. Denunce sporte che si sono risolte solo in uno stressante via vai. Giustina è morta!

Si poteva fare di più? Di sicuro non si poteva fare di meno. Giustina è morta!

Donne vittime di violenza, lottate!

Mi è stato detto che tutto avviene per una ragione ma non mi è stata spiegata la ragione. Quale ragione? Perché una donna che chiede di essere libera, che vuole disporre di un diritto indisponibile e legittimo debba essere uccisa da un uomo? Sono trascorsi anni dal 1793 quando O. De Gouges veniva ghigliottinata solo perché ebbe il coraggio di affermare la parità tra uomo e donna, ma ancora oggi bisogna lottare per ottenere il dovuto rispetto dei nostri diritti e spesso ci rimettiamo la vita o, nell’ipotesi migliore una corsa al pronto soccorso.

Fate come Giustina, già mio esempio di vita, lottate, denunciate, ribellatevi, fate sentire la vostra voce. Peggiore della morte è la schiavitù. Mentre lottate non dimenticate di sorridere. A Giustina, alla bambina che è stata, alla donna che è diventata, al suo ricordo.

di Giustina Titti Copertino