
La moglie di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarasi, ricorda suo marito regalando all’Ansa alcune sue emozioni.
“È passato un anno lungo un giorno. Per noi è come se Pino se ne fosse andato ieri.” sostiene e continua affermando: “Il modo migliore per tenere viva la sua memoria è evitare ogni tipo di faida e far parlare solo la sua straordinaria musica.”
E arriva anche la confessione sui dischi di Pino Daniele: “Non riesco più a sentire le sue canzoni“.
Pino Daniele nell’eternità dell’arte
La morte di Pino Daniele è un pensiero costante per la famiglia: “Non avrei mai immaginato che Pino non avrebbe visto crescere i suoi figli” dice Fabiola, e l’arrivo delle feste ha reso tutto ancora più doloroso, rivestendo una morte tanto improvvisa della patina dell’assurdo.
E per quella morte improvvisa del grande Pino Daniele “una ragione non c’è“.
Quello che resta è la musica, eterna. Racconta Fabiola: “Arte straordinaria e ricca di contaminazioni, un repertorio inesauribile in cui c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, una rivoluzione. Un grande respiro di vita, di positività e solarita’ tipicamente napoletana, mediterranea. Lui era e rimane l’uomo dei grandi sorrisi“.
Ed è nel nome della musica e della positività di Pino Daniele che la Fondazione che porterà il suo nome vedrà la sua famiglia in prima linea al fianco delle istituzioni e di alcuni musicisti e discografici.