“Da quando mio fratello è morto sono state raccontate un sacco di bugie”. Così Rosario Varvella, fratello di Antonio, ‘o Barone, il clochard tragicamente scomparso lo scorso 3 marzo, sfoga tutta la sua rabbia per quei giornali e quei giornalisti che, da quando Antonio non c’è più, l’hanno tartassato con le loro richieste.
Dalla morte di Antonio troppe persone hanno scritto, sui social network e sui quotidiani, molti hanno creduto di avere il sapere assoluto della vita di quest’uomo, tantissimi altri quelli che vantavano di conoscerne le “scorribande” , troppi quelli che telefonano Rosario, chiedendo un’intervista o una dichiarazione, tutti si sono ritenuti in diritto di scrivere dichiarazioni mendaci. “Sono stato contattato da più giornalisti di quanti credevo ne esistessero. Questo comportamento offende la morale e la dignità umana non solo di mio fratello, ma della nostra famiglia. Bisogna avere rispetto per il dolore”. Rosario, a nome della sua famiglia, decide di “denunciare” la mancanza di rispetto della loro perdita, del dolore di una madre che perde un figlio vissuto già a metà. E lo fa scegliendo le telecamere di RoadTv Italia, l’unica a “raccontare la verità di mio fratello” nell’intervista in esclusiva realizzata il 4 marzo.
“Ho vissuto i luoghi di mio fratello con la gente che gli ha voluto bene, che mi ha accolto come se fossi lui, perché quella è gente che non scrive il falso, quella è gente che ama”. Le parole di Rosario sono schiaffi a quanti hanno scritto interviste mai concesse, storie mai raccontate, dichiarazioni mai fatte. Ci ha mostrato, alla presenza della madre, degli articoli di giornale dove tutto ciò ch’era scritto li ha feriti, li ha offesi nella dignità di chi ha sempre vissuto con un dolore latente. Ed a noi ha deciso di affidare la verità, senza clamore, senza che la morte del fratello diventi una farsa mediatica, dove non si ha rispetto della persona ma solo la voglia di fare notizia, “prima e meglio ” di altri.
Oggi l’incontro in Comune, a cui avrebbe dovuto partecipare anche il sindaco Luigi De Magistris, impegnato a Roma per partecipare a un tavolo di trattativa sulla bonifica di Bagnoli, ha confermato la disponibilità dell’amministrazione comunale a supportare con un servizio d’ordine i funerali di Antonio, che avranno luogo domani alle 12 nella chiesa di Piazza del Gesù, piazza che per 20 anni è stata la sua casa. Antonio dirà addio a questo mondo circondato da tutti quelli che lo hanno amato e lo ricorderanno per sempre. Il comune si era offerto di provvedere ai funerali, ma la madre di Antonio non ha voluto. “Ringrazio il comune, ma Antonio ha una famiglia, una madre e un padre che pensano a lui. E oggi più che mai, voglio poter fare per Antonio quest’ultimo gesto d’amore, per i tanti fatti agli altri miei figli e che valga per i tanti che, proprio a lui, non ho potuto fare”. Dietro il dolore di questa famiglia, arriva forte e chiaro un messaggio rivolto alle istituzioni. Per aiutare e tutelare chi vive per strada, per necessità o per volontà, come ha scelto di fare Antonio.
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