A Napoli, nel cuore del Vomero, alla Libreria Raffaello, Maggie Van der Toorn ha presentato il suo romanzo “La Rosa Bettina”, in un dialogo con Daniela Merola, Enza D’Esculapio ed Emilia Della Rotonda.
“La rosa Bettina” è un thriller dove delitto e psiche sono i fili conduttori delle vicende di Eva Palermo, trasferitasi recentemente a Montefiorito sul Nera, nella periferia di Roma. La donna si ritrova, a causa della sua curiosità, a rivestire il ruolo di investigatrice e a entrare a far parte lei stessa del mistero che avvolge la sua nuova casa.
Il titolo del libro, come rivela l’autrice, è stato scelto prima che l’intera storia prendesse forma. La rosa Bettina è infatti, come la descrive Daniela Merola, una solitaria rosa rampicante con i petali tra l’arancione e il giallo che resiste tenace alle intemperie. Questo fiore ha molte similitudini con la protagonista, Eva Palermo, il cui nome è un omaggio al Sud Italia, territorio caro all’autrice. Eva è una donna bella e indipendente, coerente con sé stessa e con dei valori saldi, che è costretta a mettere in discussione i suoi principi e a immischiarsi nel mistero del paese. Nel libro, la nuova casa di Eva pare essere la sua unica compagna nella ricerca della verità, tra incubi e rose Bettine.
Eva non solo si ritrova incastrata nei delitti passati, ma anche nella sua infanzia, che ritorna più volte nel testo, tramite ricordi o oggetti, come la bicicletta. Le sensazioni e le immagini della vita della protagonista, spiega l’autrice, affiorano nei momenti di maggiore difficoltà a darle coraggio e a farla sentire meno sola in questa avventura.
Enza D’Esculapio identifica nel romanzo la chiusura di un percorso nel processo creativo di Maggie Van der Toorn, chiaramente evidente nella capacità descrittiva e nell’analisi dei personaggi. Infatti i personaggi del romanzo prendono vita propria, agendo coerentemente con i propri principi, creando così tramite le loro azioni la storia stessa.
Spiccano tra le personalità delineate nel libro quelle del notaio, che intimorisce il lettore già dalle prime pagine, e della innocente Veronica che, come osserva Emilia Della Rotonda, viene inizialmente percepita da Eva come un’amica con cui giocare e ritornare bambina, per poi divenire quasi una sorta di sorella minore, cambiamento che indica una crescita del personaggio della protagonista.
L’incontro si conclude, dopo gli interventi e le osservazioni del pubblico, con l’annuncio da parte dell’autrice di un nuovo libro in lavorazione.
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