La Terra dei Fuochi, accorre Topolino

La Terra dei Fuochi: i Verdi lanciano una nuova campagna ripescando una vecchia copertina del settimanale Topolino

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La Terra dei Fuochi, accorre Topolino

La morte non si ferma nella Terra dei Fuochi. “A Roma si ride, mentre ad Acerra si continua a morire“. Queste le ultime parole, l’ultimo grido, di don Maurizio Patriciello, il parroco di Parco Verde di Caivano. Ma c’è chi si oppone a coloro che  sembrano aver avvolto la Terra dei Fuochi in una sorta di congiura del silenzio. I Verdi, infatti, hanno deciso di lanciare una campagna contro la Terra dei Fuochi. Questa volta, a dare il suo contributo, arriva un personaggio del tutto inaspettato: Topolino
La Federazione Nazionale – spiega il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelliha trovato una copertina del settimanale risalente al 1973 dove Qui, Quo, Qua guardavano disperati un fiume pieno di pesci agonizzanti con dei cartelli tra le pinne da cui lanciano appelli disperati: No agli scarichi, vogliamo acqua pulita,basta con le acque inquinate, vogliamo vivere.
Dalla pubblicazione di quella copertina a oggi, sono trascorsi 41 anni. La situazione all’interno della Campania, così come nel resto d’Italia, è peggiorata.

Viviamo il dramma della Terra dei Fuochi con l’inquinamento delle falde acquifere, del nostro mare, dei laghi e dei fiumi a partire dal Sarno uno dei più inquinati del nostro paese. Noi rilanceremo quella copertina e quel disegno per sensibilizzare nuovamente l’opinione pubblica sul disastro ambientale“.

 

La Terra dei Fuochi e la predizione sul settimanale Topolino

Oggi, grazie a Francesco Emilio Borrelli, quell’immagine di denuncia, quella predizione scaturita dalla fantasia, rappresenta la realtà in cui l’Italia si ritrova a vivere. Un disegno che appartiene al passato, un mondo costruito per i più piccoli, che non potrebbe essere più attuale, è stato scelto dai Verdi per sensibilizzare l’opinione pubblica al gravissimo problema della Terra dei Fuochi.

Il silenzio, il degrado di una terra e del suo paese, si rispecchia, oggi, in un disegno che, 41 anni fa, nessuno avrebbe mai pensato potesse mostrare le condizioni ambientali del ventunesimo secolo.

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