Alessandra, uccisa a martellate sotto casa, a fine luglio aveva presentato denuncia contro l’ex compagno, con il quale aveva interrotto una relazione da qualche mese.
Colta di sorpresa mentre era al telefono con la sorella e uccisa a martellate dall’ex compagno: viene da Bologna l’ennesima storia di femminicidio per mano di un 27enne, Giovanni Padovani, arrestato dalla polizia per omicidio aggravato. La vittima Alessandra Matteuzzi, 56 anni, era in via dell’Arcoveggio, alla periferia della città, nel cortile condominiale dove gli agenti delle Volanti sono intervenuti per la segnalazione dei vicini di casa di una violenta lite. La donna era riversa per terra con diverse ferite alla testa e in stato di incoscienza. Trasportata in ospedale, è morta poco dopo per le gravi ferite riportate.
Alessandra a fine luglio aveva presentato denuncia contro l’ex compagno, con il quale aveva interrotto una relazione da qualche mese. L’indagato è un calciatore e ex modello, originario di Senigallia, in provincia di Ancona. Ha militato in varie squadre di serie C e D: tra cui il Foligno Calcio, il Troina, il Giarre e ora la Sancataldese, squadra siciliana nissena. E anche nelle giovanili del Napoli. Arrivato martedì a Bologna in aereo dalla Sicilia è andato ad aspettare l’ex sotto casa. E l’ha uccisa.
“Condanniamo senza se e senza ma – scrive su Facebook la Sancataldese Calcio – ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia che ha subito Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento”.
“La Società Sancataldese Calcio tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso. Stop Femminicidio”.