La vita di Carla Caiazzo “sarà per sempre segnata dalle ferite inferte dal fuoco”

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Non potrà più indossare gli orecchini, le fiamme le hanno distrutto le orecchie. Lui, forse, potrà rifarsi una vita ma quella di Carla sarà per sempre segnata dalle ferite inferte dalle fuoco“. Lo ha detto l’avvocato Maurizio Zuccaro, legale di Carla Caiazzo, la donna di 38 anni che lo scorso primo febbraio ha rischiato la vita dopo essere stata data alle fiamme dall’ex compagno Paolo Pietropaolo, sotto processo Napoli, con l’accusa di tentativo di omicidio premeditato, stalking e procurato parto anticipato. Carla era incinta di otto mesi quando avvenne la tragedia.

 

Carla Caiazzo: il risarcimento e le accuse di Pietropaolo

L’avvocato ha ricordato che Carla è stata già sottoposta a diverse decine di interventi chirurgici molto dolorosi. Nel corso dell’udienza, ha fatto sapere il legale, “Pietropaolo ha rivolto delle accuse nei confronti del padre di Carla. Per quelle parole noi lo denunceremo“. A Pietropaolo, inoltre, ha detto Zuccaro, “abbiamo chiesto un risarcimento danni di un milione di euro, per Carla, e di un altro milione di euro, per la figlia“.

 

Carla Caiazzo: il pentimento e la sofferenza in aula di Pietropaolo

“Ha chiesto di parlare per esprimere il suo pentimento e la sofferenza per quello che ha fatto e anche per quello che le ha fatto Carla“. Lo ha detto l’avvocato Gennaro Razzino, legale di Paolo Pietropaolo. Ieri, nel Tribunale di Napoli, si è svolta l’udienza del processo con rito abbreviato nei confronti di Pietropaolo, accusato di tentativo di omicidio premeditato, stalking e procurato parto anticipato. Durante l’udienza, durata più di due ore, Pietropaolo ha chiesto e ottenuto dal gip il permesso di rilasciare delle dichiarazioni spontanee: ha letto una lettera, scritta in carcere, che poi è stata consegnata al giudice Egle Pilla. Dopo avere ascoltato gli avvocati di Carla, l’intervento di Pietropaolo e del suo avvocato, il gup ha fissato la prossima udienza per il 23 novembre.
Davanti all’aula con amici e parenti dell’imputato, c’era anche la madre di Pietropaolo: “Tutte le volte che incontro la mamma di Carla le chiedo perdono per quello che ha fatto, mio figlio ha sbagliato, ma tutto quello che è successo si poteva evitare“, ha detto la signora Pia.