di Redazione
Napoli – Una vita matrimoniale all’insegna dell’impegno civile, politico e sociale quella del sindaco di Napoli, lo rivela lady de Magistris, Mariateresa Dolce in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il mattino”. Vent’anni di solida unione, accanto ad un uomo sempre in prima linea: prima magistrato – ruolo al quale la moglie continua a vederlo legato – oberato da indagini importanti e rilevanti inchieste volte a denunciare i collegamenti tra criminalità e politica, poi sindaco di una città complessa e tormentata.
“Esce di casa alle 8 e rientra anche a mezzanotte” confessa lady de Magistris alla giornalista, ma – nonostante trascorra in casa pochissimo tempo – trova il giusto tempo per occuparsi dei figli; il sindaco, piuttosto, sembra sfuggire le faccende domestiche, ma la moglie, in questo caso, nulla può: è la prima, infatti, ad amare “l’impegno, la passione, la tenacia” che il sindaco di Napoli “mette in ogni cosa”.
Qualità ammirate da molte donne e che, unite al fascino mediterraneo del sindaco napoletano, rendono piuttosto gradito de Magistris agli occhi della popolazione femminile: “so che piace alle donne, ma non sono gelosa“ ha rimarcato Mariateresa Dolce, che accorda piena fiducia al proprio compagno; “non è un tipo che tradisce” e poi, scherza, “è troppo impegnato e non ne avrebbe il tempo”.
Un ritratto intimo, quello offerto dalla donna, l’altra faccia di un sindaco che, ogni giorno, sembra rincorrere strenuamente i problemi di Napoli nel tentativo disperato di trovarvi finalmente una soluzione.
Intanto, in qualità di primo cittadino de Magistris riceve, forse, l’approvazione per lui essenziale: la moglie, infatti, si dichiara soddisfatta dell’operato da lui svolto finora per risollevare le sorti di Napoli, ammettendo di averlo sostenuto anche nei momenti più difficili. Quando fu decisa l’istituzione della Ztl, ad esempio, e de Magistris finì al centro di polemiche ancora oggi non del tutto sopite a causa del blocco del traffico veicolare sul lungomare: “qualche errore c’è stato, ma si è posto rimedio. L’importante è ammettere gli sbagli” ha commentato in merito, ricordando che i dispositivi di viabilità sono stati un’opportunità, un progetto per rilanciare Napoli “a costo zero”, ovvero valorizzando ciò che la città già possiede, “ciò che si ha gratis”.