L’Amica Geniale 3, Luchetti: “Gaia Girace e Margherita Mazzucco saranno ancora Elena e Lila”

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Daniele Luchetti, regista della terza stagione de L’Amica Geniale, fa il punto della lavorazione della serie che ha ereditato da Saverio Costanzo

Lila e Elena sono entrambe mia madre“: lo ha detto a “VarietyDaniele Luchetti, che sta girando “Storia di chi fugge e chi resta”, la terza stagione della serie di Hbo-Rai L’amica geniale tratta dalla quadrilogia napoletana di Elena Ferrante (Natalie Portman protagonista nel film basato sul romanzo ‘I giorni dell’abbandono’). “Sono mia madre se avesse potuto andare all’università e mia madre se avesse avuto la grinta di Lila“, ha detto il regista in una intervista esclusiva al giornale di spettacolo in cui fa il punto della lavorazione della serie che ha ereditato da Saverio Costanzo.

Daniele Luchetti: “Era importante mantenere la stessa fisionomia fisica”

L’Amica geniale 3 è prodotta da The Apartment e Wildside, entrambe società di Fremantle con FremantleMedia Italia e Fandango Production, in collaborazione con Rai Fiction e HBO Entertainment. Storia e sceneggiature sono della Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Luchetti ha cominciato a girare a novembre a Napoli e a Firenze, poi è tornato il Covid ma anche la necessità di far tornare a scuola le due protagoniste, Gaia Girace e Margherita Mazzucco. L’idea ora è di tornare sul set a Firenze in luglio e chiudere a Napoli in settembre, ha detto Luchetti. Ancora non c’è data per il debutto in tv. Il regista ha scelto di conservare lo stesso cast: “Era importante mantenere lo stessa fisionomia fisica. E poi le attrici sono cresciute. Le vediamo crescere sullo schermo e c’è una palese maturità nelle loro espressioni. Lo stesso vale per il resto degli attori”.

Luchetti ha lavorato sulla differenza dei personaggi: “Elena è una persona il cui demone interno è la ricerca del suo talento. Ha una irrequietezza di un certo tipo di cinema italiano degli anni Settanta che mi ricorda la Monica Vitti di quel periodo e personaggi che si interrogavano su una identità femminile ancora incerta“. Quanto a Lila, è una giovane donna “ancora in lotta per la sopravvivenza. Per lei i riferimenti sono a un certo tipo di cinema americano e italiano che amo – film fatti per adulti – con un tono aggressivo per Lila e più morbido, borghese e introspettivo per Elena“.