“L’amore non ha sesso”: l’accorata lettera di una ragazza omosessuale alla madre della sua compagna che non accetta il loro rapporto

T. è una ragazza di 21 anni, che come tutte le ragazze della sua età ha diritto a vivere l'amore. Un diritto che però le è stato negato. La sua unica colpa? Quella di essere omosessuale

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Pubblichiamo di seguito l’accorata lettera inviata alla redazione di Road Tv Italia da una nostra giovane lettrice, e virtualmente rivolta alla madre della sua fidanzata, che non accetta il loro rapporto e ha proibito loro di vivere l’amore. Uno spaccato triste ma purtroppo realistico delle assurde resistenze della società a rispettare, semplicemente, qualunque forma di amore.

Solitamente quando si scrive una lettera si inizia con ‘cara’, ma non è questo il caso. Lei non mi è ‘cara’; non la conosco personalmente, ma le sue idee sono così discordanti con l’etica e la morale di un genitore che non potrebbe mai diventarmi cara. Le scrivo non per farle cambiare idea, probabilmente sarebbe inutile e deludente, ma solo per spiegarle quello che con la sua stupidità sta portando nella mia vita.

Siamo nel 2014 e viviamo in una società che ha perso il senso dell’amore. Ci dovrebbe essere un diritto all’amore, ma viviamo in un paese che si preoccupa solo dei propri interessi, proprio come sta facendo lei, che si preoccupa solo di tutelare idee vecchie, stolte e senza fondamento, del giudizio della gente, di quel che lei considera normale e non; invece di osservare le cose con oggettività e di accettare che sua figlia sia felice. Non le chiedo di cambiare i suoi pensieri, ma solo di rendere libera sua figlia di compiere le sue scelte.

L’amore ha mille sfaccettature, ma per quello che sto sentendo da giorni, lei non ne conosce nemmeno una. Non conosco i suoi trascorsi, e non sono nessuno per giudicare la sua vita, come lei non è nessuno per giudicare la mia. Non ho deviato o plagiato sua figlia, anzi. Ho sempre guardato prima di tutto alla sua felicità, l’ho sempre guardata da lontano perché avevo paura di farla soffrire un giorno per il giudizio della gente, ho sempre pensato al suo bene, prima di ogni mio interesse, ho sempre aspettato prima di dire o fare qualcosa, l’ho sempre sostenuta in qualsiasi cosa, senza mai lasciarla sola. L’amore quello vero, fa questo e altro.

Mentre scrivo non so nemmeno perché lo sto facendo, forse più per uno sfogo personale che per cercare di aprire uno spiraglio nel suo cuore, perché lei guarda solo alle apparenze, guarda solo a dove va di più la gente e pensa che sia la cosa giusta. Mi ricorda quello che mi capita in treno: la gente si mette tutta da un lato e sceglie sempre la porta sbagliata, quella che non si apre; io invece sapendo già quale sia la porta giusta mi fermo lì, chi arriva dopo e vede solo me da un lato non mi considera nemmeno, ma si accoda al resto della gente, eppure la porta che si apre è quella dove sto ioLei ragiona così: dove va più gente è giusto, il resto non bisogna nemmeno considerarlo. Meglio girare la testa dall’altra parte e scegliere di non guardare il dolore di sua figlia, dolore che lei stessa le sta infliggendo giorno dopo giorno.

Non la condanno per le sue idee, non mi piace farlo, potremmo dire che è colpa della società, della vita, o di una legge divina, ma non è così; lei ha costretto sua figlia a lasciarmi e la colpa di tutto questo è solo sua. Viviamo in un paese dove si viene uccisi a 14 anni per l’incompetenza del comune, dove si viene violentati, rapinati, dove lo stato vive sul lavoro della gente onesta, dove la Madonna in una processione si deve inginocchiare alla mafia, dove ci sono le escort e le baby escort, dove i matrimoni finiscono male e si vive per anni sotto lo stesso tetto schifandosi ma non potendo optare per una scelta migliore perché non ci sono soldi, dove il più delle volte i coniugi tradiscono senza nemmeno dirselo, dove non c’è dialogo e comunicazione, un mondo dove si pensa solo ai soldi e al successo.

Per lei come per la maggior parte degli italiani tutto questo è considerato normale; guardare due persone dello stesso sesso amarsi no, non è normale. Ho provato a meditare sui suoi pensieri, ho tentato di mettermi nei suoi panni, ma non ci riesco, per me le sue idee sono contro ogni etica. Non sono un genitore, ma ho un grande esempio alle mie spalle: mia madre, che ha sempre appoggiato le mie scelte, che non mi ha mai detto che sono pazza o che non sono normale, e che dovevo provare prima il lato ‘giusto’ per vedere come mi trovavo, perché non si tratta di un gelato. Mia madre mi ha chiesto se fossi felice, e mi ha lasciato fare le mie scelte, perché ogni vita è di chi la abita non di chi la crea.

Se anche dovessimo sbagliare tutto, lo vogliamo fare perché siamo noi a deciderlo, non perché qualcuno ci sta imponendo di rinunciare alla felicità. Probabilmente pensa che tutto questo sia peccato, ma sa che il peccato più grande è vivere senza amore? E lei chi è per decidere cosa sia l’amore? Non è una depositaria della verità assoluta, e può decidere solo quel che riguarda la sua vita. Ma se considera peccato quest’amore, per quel che questo paese bigotto ci propone ogni giorno,  allora dovrebbe considerare peccato anche quello di tutte quelle persone che fanno sesso per piacere e non per procreare. Non conosco le sue abitudini, ma lei è sicura di essere senza peccato sotto questo punto di vista?

Nessuno è senza peccato in questa vita, ma ognuno vuol peccare per conto proprio. Lei mi sta togliendo la libertà di amare e questo non so se riuscirò mai a perdonarglielo, ma soprattutto sta annientando sua figlia, e questa è la cosa peggiore che un genitore possa fare. Sa cosa è contro natura? Un genitore che nega libertà e la felicità ad un figlio. Non auguro a nessuno di soffrire come stiamo soffrendo noi a causa sua, nemmeno a lei. Io non sarei capace di fare male nemmeno a una mosca, ma sappia che le cattiverie si pagano.

Questa lettera è indirizzata a tutti i genitori che impongono ai propri figli qualsiasi tipo di scelta. I figli non sono i vostri burattini. Pensate a donargli valori concreti piuttosto che a inculcargli i vostri pensieri distorti, a volte totalmente errati e contro ogni forma di amore. Mi appello alla giustizia, sperando che per qualcuno amare sia ancora giusto“.