Accusata dalla stampa americana di essersi arricchita attraverso il movimento, Patrisse Cullors, cofondatrice del movimento per i diritti degli afroamericani “Black lives matter” lascia l’organizzazione ormai nota in tutto il mondo.
di Luigi Casaretta
Patrisse Cullors trentasettenne afroamericana cofondatrice nel 2013 del movimento per i diritti degli afroamericani “Black lives matter” lascia l’organizzazione ormai nota in tutto il mondo, accusata dalla stampa americana di essersi arricchita attraverso il movimento, e di aver acquistato immobili di cui uno del valore di 1.4 milioni di dollari a Malibù in California secondo il New York Post.
L’attivista americana, poco nota al pubblico italiana è assieme a Alicia Garza e Opal Tometi, appartenenti alla comunità nera, la creatrice dell’hashtag e fondatrice del movimento, che tra il 2014 e il 2016 hanno esteso il loro progetto iniziale a una rete di oltre 30 rami locali. Il movimento di Black Lives Matter, tuttavia, nel suo complesso è un gruppo decentralizzato e non possiede una gerarchia formale; dal 25 maggio 2020, data della morte di George Floyd, in tutti gli Stati Uniti e in altri 3 continenti si sono verificate proteste pacifiche in cui il movimento black lives matter ha avuto un ruolo coordinante nell’organizzazione delle manifestazioni.
Per la verità il movimento salito proprio alla ribalta mondiale dopo la morte dell’afroamericano George Floyd, ha scatenato lunghi dibattiti negli Usa e nei paesi occidentali, non ultimo agli Europei di calcio 2021 dopo che alcuni giocatori, tra cui anche alcuni della nazionale di calcio italiana si sono rifiutati di inginocchiarsi, a detta di qualcuno dimostrando insensibilità verso la tematica del razzismo.
Ci sono state molte reazioni di vario tipo nei confronti del movimento negli Stati Uniti. L’opinione generale su Black Lives Matter, all’interno della popolazione statunitense, varia in modo significativo tra i diversi gruppi etnici riscontrando perplessità anche all’interno del mondo afroamericano. In risposta al movimento è stata coniata la frase “All Lives Matter” (“tutte le vite contano”, in italiano), criticando il motto “Black Lives Matter”. In seguito all’uccisione di due agenti di polizia a Ferguson, è stato creato l’hashtag #BlueLivesMatter in supporto ai membri delle forze dell’ordine. Alcuni tra gli oppositori ritengono che Black Lives Matter sia un esempio di razzismo al contrario così come riferito dall’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani.
Cullors da parte sua ritiene il movimento diretto antagonista del suprematismo bianco, proponendo un suprematismo nero, infarcito di sostegno alle identità queer e transgender (fonte blacklivesmatter.com) ed in ogni caso il movimento si può ampiamente definire una macchina economica ben avviata che ha sostanzialmente arricchito chi l’ha creata.