Una fiaba moderna. E’ lo strumento letterario utilizzato dal giornalista Carmine Alboretti per raccontare ai giovani, e non solo, l’Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune, Laudato sì. Una fiaba che, come riporta askanews, viste le origini dell’autore, viene ambientata in una discarica abbandonata ai piedi del Vesuvio. Dopo aver esaminato i vizi della classe politica con “La Buona Battaglia. Politica e bene comune ai tempi della Casta” (Tau editrice) Alboretti si cimenta in uno stile narrativo e in un tema difficili per far emergere peculiarità e aspetti poco noti del documento pontificio.
“Laudato sì” diventa una fiaba per far capire l’importanza della salvaguardia dell’ambiente fin da bambini
Il volume si avvale della prefazione di Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e dei contributi di Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, rispettivamente presidente e vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale. “Ho pensato – scrive l’autore nella presentazione – che fosse utile far capire a tutti, partendo proprio dai ragazzi, l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della creazione di una società più equa e giusta fondata su un equilibrio perfetto tra uomo e Natura, senza, però, dimenticare che la “Laudato si'” appartiene al Magistero sociale della Chiesa ed è rivolta all’intera famiglia umana a prescindere dalla fede professata”. “Con la pubblicazione del volume di Alboretti – spiega Stefania Spisto, presidente de “Il Quaderno edizioni” – ci apprestiamo a lanciare una collana che si occuperà del rapporto tra Chiesa e società, con particolare riferimento al Sud”.