L’Avellino cade a Novara, inutile il gol iniziale di Galabinov

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Si ferma a Novara la striscia positiva dell’Avellino, 2-1 il risultato finale.

di Nicola Rossi

No, non è buona ma brutta, amara la prima di questo 2014 per l’Avellino. I lupi cadono in casa del Novara 2-1. A niente è servito il vantaggio iniziale del solito Galabinov. I biancoverdi di Rastelli siglano il vantaggio proprio nel momento migliore dei padroni di casa. Ma andiamo con ordine.

Rastelli decide di partire con il solito assetto tattico che tanto ha portato bene in queste ultime giornate. Decarli è alla prima con l’Avellino mentre Ciano, il neo attaccante dei lupi, parte dalla panchina. In avanti i biancoverdi si affidano alla vena realizzativa del solito Galabinov, in questa stagione in stato di grazia. Il Novara si affida invece all’esperienza di Rigoni in mezzo al campo ed al fiuto del gol del tridente Gonzalez, Sansovini, Lazzari.

Partita contratta, poche occasioni da gol. Gioco spezzettato da continui falli ed errori di fraseggio. L’Avellino stenta ad entrare in partita e sono proprio i padroni di casa a sfiorare il gol al 21′ con una splendida punizioni di Rigoni che pone la palla sulla testa di Lazzari che sbaglia. La squadra di Rastelli fatica ancora, ma arriva al vantaggio con il solito Galabinov che lesto, controlla e ribadisce in rete, dopo una respinta di Kosicky, una punizione battuta dal solito Zappacosta dalla trequarti. Termina il primo tempo con i lupi, a sorpresa, in vantaggio.

La seconda frazione di gioco vede attaccare sempre il Novara; i padroni di casa non ci stanno a perdere e lo dimostrano subito prima con Buzzegoli, poi con Lazzari ma la palla non entra. La compagine di Rastelli è sempre più contratta, subisce gli attacchi insistenti dei piemontesi. Al 14′ ecco che il Novara pareggia con un’azione fotocopia del gol avellinese: Rigoni fa il Galabinov della situazione e deposita in rete dopo una respinta di Terracciano. Il pareggio scuote i biancoverdi che vanno vicinissimi al nuovo vantaggio con Arini. La partita sembra però scivolare via verso uno scontato ma giusto pareggio. Però si sa, nel calcio non è mai detta l’ultima parola ed infatti l’occasione c’è: Sansovini castiga i lupi con un diagonale fulminante, 2-1 ed Avellino sotto a 5 minuti dalla fine. Il Piola esulta, quasi nessuno ci credeva più. La squadra di Rastelli accusa il colpo e finisce la gara addirittura in dieci, espulso l’esordiente Decarli.

Grande prova per i padroni di casa che vincono questa partita nonostante lo svantaggio iniziale. L’Avellino, dal canto suo, esce con le ossa rotte. Un lupo contratto al Piola, forse anche troppo che non riesce a gestire il vantaggio e si fa rimontare.

Se per Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”, l’ Avellino si ferma a Novara ma il sogno serie A non è assolutamente compromesso. Ora bisogna subito voltare pagina e pensare alla sfida casalinga con il Latina. Avanti Lupi.