Lavoratori che assistono i disabili a domicilio si sono incatenati questa mattina davanti al Duomo di Napoli in segno di protesta contro i licenziamenti annunciati dalle loro cooperative a causa dei mancati pagamenti da parte del Comune. Dopo la protesta sotto Palazzo San Giacomo insieme ai ragazzi disabili e le loro famiglie (clicca qui per vedere il servizio), i lavoratori tornano a farsi sentire.
I tagli dovrebbero colpire più di cento persone, le quali chiedono al cardinale Sepe di intervenire per sensibilizzare l’amministrazione comunale e la Regione, in modo da sbloccare i fondi necessari per evitare i licenziamenti. “Non uccidete l’assistenza domiciliare” recita lo striscione esposto dai manifestanti, che con fischietti e preghiere cerca di richiamare l’attenzione. Il 3 marzo alle 11, all’esterno della sede regionale al Centro direzionale, è prevista un’ulteriore protesta.