L’aquila riesce a volare e planare insieme nella zona Champions. L’incontro con una delle squadre disperazione di questi tempi in campionato, il Pescara, che si presenta all’Olimpico con un poco speranzoso 5-3-2, è tutto nel luogo comune massimo risultato con il minimo sforzo.
Gli abruzzesi sono volenterosi, tenaci nei primi minuti, cercano di sorprendere la squadra di Petkovic nella loro metà, ma a poco a poco il centrocampo riesce con Ledesma in regia a salire e a imporre il ritmo partita alla gara. Dalle fasce arrivano le incursioni e i cross di Hernanes, Lulic, Candreva ma senza impensierire troppo gli arroccati pescaresi. Partita onestamente noiosa.
Ad aprire le danze, e a chiuderle, ci pensano due tiri da fuori area. Radu al 26’ su retropassaggio di Lulic, buca Pelizzoli preferito a Perin. E sei minuti dopo ci pensa lo stesso Lulic, ma stavolta non da comprimario: palla al piede in incursione da centrocampo, arriva davanti all’area e scaglia una botta sotto la traversa. 2-0. Il Pescara accusa il colpo e perde anche la tenacia. A riposo col doppio vantaggio per la Lazio.
Nel secondo tempo Bergodi prova a cambiare le cose, inserendo Abbruscato, preda dei centrali laziali, inserendo Caprari, più mobile ma senza supporti concreto là solo davanti. I biancocelesti in contropiede con le incursioni dei mobilissimi Lulic, Candreva e Floccari sfiorano più volte il 3-0, è la punta ad andarci più vicina fra i tre, ma si fa imbambolare a un tu per tu con Pelizzoli al 64’.
Adesso Petkovic ordina ai suoi di gestire il vantaggio senza patemi, toglie Gonzalez per Onazi dopo una botta al ginocchio. Ancora Floccari si divora il suo secondo goal della serata. C’è troppa sola Lazio, e i ragazzi di Bergodi, che stasera ci provano senza nessuna idea di gioco precisa, correndo spesso a vuoto e con il risultato di non essere mai pungenti per 90 minuti, così la salvezza danno la sensazione di non riuscire a raggiungerla.
La Lazio senza patemi e pressioni stacca il Milan di due punti ritorna solo alle spalle del Napoli. Gli abruzzesi a 5 punti dalla zona ossigenata della classifica.
Giancarlo Manzi