di Andrea Genovese
Dopo un girone d’andata rovinoso, il Napoli, grazie alle cure della “strana coppia” Pesaola-Rambone, si rimette in carreggiata.
Si arriva all’ultima giornata e, grazie ai rigori conquistati da Celestini e trasformati da Ferrario, la salvezza è a portata di mano: di fronte c’è il Cesena, già retrocesso.
I primi 45′ terminano a reti inviolate; poi, nella ripresa, Paolo Dal Fiume, su assist del “Puntero Triste” Ramon Diaz, firma l’agognata rete della tranquillità.
Il San Paolo, gremito da oltre 80.000 spettatori, esplode e festeggia la permanenza in A.
A fine gara, il “Petisso”, quasi in lacrime, paragona l’emozione di quella giornata a quella vissuta per lo scudetto vinto a Firenze, ritenendola addirittura superiore.
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