In questa sua storia, edita con Amande edizioni, l’autore riesce a fare uno spaccato del moderno dramma del vivere e rendere umane le problematiche interiori che nella società di oggi vengono banalizzate, e mai affrontate.
di Andrea Stella
A volte capita di imbattersi per caso in storie che sanno stupire per la loro semplice efficacia. Greta è un romanzo breve dell’autore romano Alessandro De Paoli, scrittore e editor con diverse pubblicazioni all’attivo e abile narratore. In questa sua storia, edita con Amande edizioni, riesce a fare uno spaccato del moderno dramma del vivere e rendere umane le problematiche interiori che nella società di oggi vengono banalizzate, e mai affrontate.
Greta, una giovane ragazza segnata da traumi infantili e trova nell’autolesionismo una forma di sollievo quasi redentivo, con la sua storia diventa metafora di un sentimento comune del sentirsi esclusi, diversi, sbagliati, rotti. Quando deludiamo le aspettative che ci vengono cucite addosso la società mette in moto un meccanismo che porta ad autoescluderci, facendoci sentire colpevoli e non vittime di ciò che si è subito.
In questa moderna perversione scoprire che i propri sentimenti, sono quelli che provano anche gli altri, può farci affrontare quel senso di solitudine che nel tempo si è annidato in noi. Così quando Greta incontrerà attraverso il mondo virtuale di Internet, qualcuno con cui condividere le proprie debolezze, i tormenti e le frustrazioni, potrà scoprire il sentimento dell’amore.
Cambiando la sua esistenza in maniera insolita ma sostanziale. La sensibilità dell’autore in questo breve romanzo, unita ad una narrazione che non scende mai a compromessi, rende la lettura di questo libro profonda e ricca di spunti di riflessione, trasformandosi in un riflettore acceso sulle dinamiche di vicende non così lontane da noi, mantenendo la grande capacità di sospendere ogni valutazione morale, lasciando al lettore un vasto spettro di considerazioni.