Per Andrea Ansevini, autore di “Oltre la porta”, l’arte non ha a che fare con il lavoro, quello serve per soddisfare esigenze primarie mentre l’arte è un’espressione libera del proprio modo di essere.
Ecco un autore che è scrittore, poeta, rapper però ama essere definito solo “artista” poiché è convinto che in fondo siamo tutti artisti in quanto afferma che: “ognuno è portato per fare qualcosa e questo qualcosa è una forma d’ARTE!” Per Andrea Ansevini l’arte non ha a che fare con il lavoro, quello serve per soddisfare esigenze primarie mentre l’arte è un’espressione libera del proprio modo di essere.
E per lui diventa vitale come l’aria! Basta pensare che si è accostato alla scrittura a soli undici anni e ha già scritto più di 1400 poesie, oltre 150 racconti, le une e gli altri raccolti in diverse antologie, ed ha pubblicato 5 libri, di cui l’ultimo è “OLTRE LA PORTA”, romanzo per il quale gli è stata conferita una Menzione Speciale come Scrittore Emergente Italiano alla serata “gli oscar delle stelle”. Appassionato di fotografia, prende spesso parte a esposizioni fotografiche ed ha ideato diverse serate a tema i cui ricavati sono stati destinati ad associazioni benefiche … una vita frenetica, dunque, ma nell’inseguire le varie forme di espressione artistica non trascura gli aspetti “pratici” della vita quotidiana.
“Oltre la porta” racconta della relazione sentimentale di una coppia, la cui vita è sicuramente contornata da affetti altrettanto forti e sinceri: quelli per i figli, per gli altri membri della famiglia e per gli amici ma, pur essendo tutti legami molto forti, non raggiungono mai l’intensità di quello che unisce i due protagonisti.
Gli eventi che si susseguono nella storia sono accompagnati da episodi di veggenza da parte di uno dei protagonisti (la più piccola per età e non va detto di più per rispetto del piacere del lettore di scoprire leggendola). Con una lettura piacevole si affronta, dunque, anche un tema che spesso è affrontato con timore, curiosità e/o titubanza per poi scoprire che sono molte le persone che nel proprio vissuto annoverano qualche esperienza del genere. Ma il messaggio più incisivo è quello dato nella prima pagina: ogni persona ha la libertà, il dovere ed al tempo stesso la responsabilità, di SCRIVERE ad ARTE la propria vita.
“A te che non ami scrivere, sappi che è una cosa stupenda, e
ricorda che, qualsiasi cosa ti accada, la storia della tua vita ha
ancora molte pagine bianche e devi essere tu a scriverle
non permettere che altri lo facciano per te.
Pensi di riuscire a non
dipendere dagli altri e dal loro giudizio?”