
Le dichiarazioni di Raffaele Di Fusco alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
“Elmas è stato molto bravo nella fase difensiva, non ha fatto mai iniziare l’azione al Milan in un modo tranquillo, su questo Spalletti ha raggiunto l’obiettivo. Le ammonizioni iniziali? Certe entrate l’arbitro le ha permesse, poi però ha cambiato metro. Poi certo c’è stata una mancanza di esperienza da parte degli azzurri. Mi sono meravigliato delle ammonizioni di Di Lorenzo e di Calabria. Al Napoli manca esperienza in questa competizione e per adesso non ne ha. Un giocatore che compie un’azione dev’essere consapevole di non essere diffidato o già ammonito”, queste le dichiarazioni di Raffaele Di Fusco alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
“Il Milan ha capitalizzato molto le occasioni avute, oltre al gol ci sono stati il contropiede di Leao e la traversa di Kjaer. Meret ha preso il gol e ha fatto una parata semplice a fine match, se guardiamo le parate di Maignan ci rendiamo conto della gara del Napoli. La squadra però ha commesso due errori nell’azione del gol. In primis il raddoppio sbagliato di Mario Rui e Lobotka, con uno dei due che doveva fare fallo, hanno commesso questo errore anche in campionato e sempre su Brahim Diaz. Centralmente, nel modo più assoluto questa cosa non può accadere. Il secondo errore è di Meret, sta con il corpo troppo indietro. Un portiere da Champions League non può prendere questo gol. Mi aspettavo che su quel tiro lui andasse a parare diversamente. Secondo me è andato con il corpo indietro per recuperare tempo, lui però ha usato solo il piede e la cosa non ha avuto l’effetto che voleva. Poteva fare qualcosa in più, non ha lavorato da un punto di vista propriocettivo e ha ridotto del 50% la potenzialità della sua parata. A Meret manca un metro in più nella posizione di partenza, che è importantissima per un portiere. Deve guadagnare un metro, anche perché non attacca la palla, è un portiere tecnico e quindi si fida di sé in questo senso. Però è poco aggressivo. La mascherina? Per un portiere non va bene, deve vedere a 180°, la mascherina a me avrebbe dato un fastidio enorme, così come il cappellino”, ha poi spiegato l’ex portiere azzurro.
Infine, spiega: “Spalletti e tifo? Il tecnico ha ragione, perché il pubblico non dovrebbe tifare? Su questo Spalletti lavorerà: il Napoli ha perso un paio di partite ma non bisogna dimenticarsi di ciò che si è. Il tifoso dev’essere il 12° uomo in campo perché deve partecipare attivamente alla partita. Come si fa a rovinare una stagione storica e straordinaria? E’ impensabile che il pubblico possa rovinare tutto questo. Contro il Milan in campionato è stato un episodio e non avverrà più. La Champions ha un fascino particolare anche per il pubblico, contro il Verona e il Milan saranno due partite diverse. Oggi il leader di questa squadra fondamentalmente è Spalletti e lui ha fatto l’appello che doveva fare. I giocatori che hanno carisma ci sono, come Di Lorenzo, Osimhen, Mario Rui. Essere leader però è un’altra cosa, lo è Spalletti”.