E’ andata in onda mercoledì 3 aprile l’ottava puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV (tv.sportface.it). In studio, con la padrona di casa, Jolanda De Rienzo, e le due leggende del Napoli, Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco, ospiti i due ex calciatori azzurri Gennaro Iezzo e Claudio Pellegrini.
“C’è troppa diversità tra quello che stiamo vedendo quest’anno e quello che si è visto l’anno scorso nel Napoli. Io ho sempre pensato che un allenatore potesse incidere il 30% al massimo in una squadra, ma mi sono dovuto ricredere vedendo gli azzurri questa stagione. Tra la squadra e Spalletti evidentemente c’è stata una vera e propria alchimia, ormai perduta. I difensori del Napoli stanno mostrando lacune tecniche o forse è mancanza di attenzione, ma, in ogni caso, sembrano non aspettarsi l’iniziativa dell’attaccante avversario. Ed è inconcepibile. Dopo la vittoria dello scudetto si sarebbe dovuto pensare a un programma importante che avrebbe messo il Napoli tra le squadre capaci di continuare a vincere. Invece sono stati ceduti giocatori importanti e sono stati dati segnali di sfiducia, che hanno fatto sentire alla squadra di non essere tutelata. Il Napoli ha un parco giocatori importante, ma il gruppo ha reso meno perché sono venute meno componenti fondamentali”, queste le dichiarazioni di Claudio Pellegrini nel corso dell’ottava puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV (tv.sportface.it).
“Purtroppo sono stati commessi alcuni errori da parte di Calzona. Col Barcellona furono sostituiti i giocatori che avevano dato qualcosa in più. Ostigard fuori anche è un mistero per me, perché credo sia tra i migliori difensori a disposizione. Manna nuovo ds? Un conto è organizzare un settore giovanile un altro una squadra come il Napoli che speriamo abbia ambizioni il prossimo anno. Per questo non sarà un compito facile per lui, ma se prendi Manna dimostri di voler rifondare. E questa squadra ne ha bisogno. Il suo arrivo e quello di un allenatore come Palladino, Baroni o Possanzini sarebbero segnali importanti di rinnovamento. Un tecnico giovane può comunque fare bene e ce ne sono di interessanti”, ha proseguito l’ex giocatore del Napoli nel suo intervento a Legends.
“Com’ero come giocatore? Ho raccolto soddisfazioni come attaccante, ma nasco a centrocampo. Ero uno che si sacrificava sempre e non aveva paura. L’anno in cui il Verona vinse lo scudetto, Marchesi mi chiese di giocare a uomo su Fanna, perché avevo la capacità di adattarmi a ogni ruolo. Poi cambiò idea durante la settimana, ma non mi tiravo mai indietro e di certo non lo avrei fatto quel giorno”. Ha concluso, infine, Pellegrini.