Le parole di Alessandro Renica alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
“Vincere a Napoli è una sensazione unica, straordinaria, solo chi l’ha fatto può capirlo. Questa squadra attuale sembra quasi non umana per tutti i risultati che sta ottenendo in Italia e in Europa. Il Napoli attualmente è perfetto sia quando attacca che quando difende”, queste le dichiarazioni di Alessandro Renica alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
“Quando noi parliamo di Diego non possiamo che parlarne bene, noi eravamo innamorati di Maradona. La sua grandezza non era tanto nei gol ma nel capire i momenti di difficoltà della squadra, spesso lo trovavo nell’area piccola a dare una mano. Per questo poi era un grande: si dava per la disponibilità della squadra. Il Napoli per la Lazio ultimamente è un incubo, le premesse tendenzialmente sono buone però sicuramente sarà una partita difficile. Il Napoli forse è più imprevedibile perché i centrocampisti ruotano di più e perché la squadra ha un po’ di fantasia in più rispetto agli altri. Quest’anno per me è un capolavoro di Spalletti”, ha poi proseguito Renica durante Legends – Ci vediamo a Napoli.
Infine, le considerazioni sulla prossima gara: “Il Napoli per quanto fa vedere davvero può aprire un ciclo, magari De Laurentiis può prendersi un rischio d’impresa. La condizione fisica attuale del Napoli è incredibile. A Empoli poi, in 10 contro 11, hanno gestito la palla tanto bene da non farla prendere agli avversari. Fanno passare tanto tempo quando devono ma poi gestiscono. Pedro KO? E’ una buona notizia per il Napoli, giocatore di qualità molto pericoloso che può fare la differenza. L’anno scorso fece un bellissimo gol contro di noi. Anche Casale aveva dato un po’ di equilibrio e non ci sarà. Spalletti, a differenza di Sarri, non cerca alibi nella preparazione di una partita. Sarri ha una cultura dell’alibi che a me non piace e che a volte trasmette alla squadra”.