“Meret? Ho sempre detto (e non sono il solo) che questo ragazzo ha un talento eccezionale, aveva soltanto bisogno di tranquillità e serenità, ha dimostrato anche una grande personalità. Tutto quello che sta ottenendo è meritato perché è un grande portiere. Rigori? Noi facevamo un lavoro formidabile. Avevamo scatoloni di videocassette e una giornata la dedicavamo a vedere come calciavano i rigori i calciatori che affrontavamo in partita. Così, per esempio, ho capito come pararli a un giocatore come Signori. Per affinare la tecnica in allenamento con Castellini lui bagnava pallone e guanti con il sapone. Adesso si blocca di meno il pallone perché i portieri di oggi hanno meno tecnica. Gioco dei portieri con i piedi? Meret quando sbagliò con l’Empoli lo disintegrarono, a Ospina con la Lazio non avvenne lo stesso. Gli allenatori che dicono ai portieri che devono giocare per forza con i piedi forse hanno bisogno di uno psicologo”, queste le parole di Pino Taglialatela durante la trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
Sempre durante Legends – Ci vediamo a Napoli, Taglialatela ha parlato di Kim e ha raccontato un aneddoto molto divertente: “Dopo Koulibaly è arrivato Kim, quando l’ho visto camminare mi sono chiesto se davvero giocasse a calcio, sembrava un cameriere. Invece è un fenomeno, con un difensore così un portiere dorme sogni tranquilli. Quando giocavo con Ferrara e Fabio Cannavaro loro arrivavano sempre prima, io potevo anche stare appoggiato al palo. Ogni volta dopo gli allenamenti Maradona si fermava per i rigori, con lui anche Giordano e lo stesso Renica. Una volta si sfidarono Renica e Maradona, Diego addirittura mi dava suggerimenti su dove calciare perché voleva farmi allenare bene e calciare anche lui meglio. La sfida la vinsi io perché, per l’appunto, sapevo dove avrebbe tirato Diego a un certo punto. Lui aveva un debole per me e mi perdonò ma con un altro non sapevo come poteva finire. A Maradona io devo il primo contratto vero, peraltro. Eravamo a tavola e mi chiese quanto guadagnassi, appena saputo che la cifra era bassa chiamò Moggi arrabbiatissimo al telefono e gli disse di aumentarmi l’ingaggio. Il giorno dopo giocammo contro il Parma, vincemmo 4-2. Poi facemmo allenamento il giorno successivo, Carmando mi disse che Moggi mi aspettava. Io avevo paura ma mi presentò il nuovo contratto, con ingaggio triplicato per tutti i tre anni successivi”.
“Mazzarri fu il mio allenatore dei portieri per un certo periodo ma fu un’esperienza orribile. Castellini a Napoli fu sempre premiato come miglior portiere del campionato, per 4 anni consecutivi. Contro la Fiorentina ricordo che fece una parata alzandosi 2 metri da terra, c’era l’immagine dalla porta di Galli che inquadrava il campo, Galli si girò e applaudì chiedendosi come avesse fatto”, ha concluso.
This post was published on %s = human-readable time difference
Un convegno dedicato alla ricerca sull’accessibilità all'audiovisivo per il pubblico cieco e ipovedente Un convegno…
Per questa stagione – dichiara Gianni Sallustro, direttore artistico del Teatro Instabile Napoli – ho voluto ospitare…
mostra EDUARDO Il Teatro a Fumetti Inaugurazione MERCOLEDI’ 20 NOVEMBRE ore 11,30 Pio Monte della…
20 apneisti e sub protagonisti della giornata ecologica in programma sabato 16 novembre 2024 al…
Ieri ha preso ufficialmente il via il progetto sociale "Un Canestro di Sorrisi", realizzato dalla…
La Gaia Energy Napoli affronterà nel VI turno della serie A3 Credem gir. Blu di…