
I benefici dell'esonero dai turni notturni(www.roadtvitalia.it)
La legislazione italiana sta iniziando a riconoscere l’importanza di supportare i caregiver, ma è necessario un ulteriore impegno.
La vita di chi si prende cura di un familiare disabile è spesso segnata da sfide quotidiane e sacrifici. L’assistenza continua e l’impegno richiesto possono mettere a dura prova anche le persone più resilienti. Esiste una legge poco conosciuta che offre opportunità significative a chi si trova in questa situazione: la Legge 104.
Recentemente, una sentenza della Corte di Cassazione ha riacceso l’attenzione su un diritto fondamentale che consente ai caregiver di rifiutare i turni di lavoro notturni. Questa novità potrebbe rappresentare un punto di svolta per molti assistenti familiari.
Giorgio e Lisa sono una coppia che vive questa realtà. Giorgio è un tornitore e lavora su tre turni, mentre Lisa è un’infermiera che alterna turni mattutini, pomeridiani e notturni. Entrambi si prendono cura di un genitore con disabilità riconosciuta, e per anni hanno affrontato la loro situazione con una certa rassegnazione, accettando turni di lavoro estenuanti e faticosi. La loro vita è cambiata radicalmente grazie a un incontro casuale con un operatore del Centro di Assistenza Fiscale (CAF), che ha menzionato una sentenza della Cassazione riguardante i diritti dei caregiver.
La sentenza della Corte di Cassazione
Questa sentenza, in particolare, si basa sull’articolo 3 della Legge 104, che definisce le categorie di disabilità e i diritti associati. Fino a poco tempo fa, solo i caregiver di persone con disabilità grave, ossia quelle situazioni che richiedono assistenza continua e riducono significativamente l’autonomia della persona assistita, potevano richiedere l’esonero dai turni notturni. Ma con l’ordinanza n. 12649 del 2023, la Corte ha ampliato questo diritto, consentendo anche ai caregiver di familiari con disabilità certificata di richiedere l’esonero dai turni di lavoro notturni.
Questa novità è di fondamentale importanza, poiché riconosce che tutti coloro che si prendono cura di una persona disabile, anche se non gravemente, meritano di avere il diritto di gestire meglio il proprio tempo e le proprie energie. I benefici di questa nuova disposizione includono:
- Miglioramento del benessere: I caregiver possono recuperare energie e serenità.
- Equilibrio familiare: È possibile affrontare le esigenze del familiare disabile senza compromettere il proprio benessere personale.
- Consapevolezza dei diritti: L’informazione sui diritti disponibili può cambiare radicalmente la vita dei caregiver.

Dopo aver appreso di questo diritto, Giorgio e Lisa si sono sentiti rinvigoriti. Hanno fatto ricerche approfondite sulla Legge 104, scoprendo che il loro impegno nell’assistenza al genitore disabile era sufficiente per giustificare una richiesta di esonero dai turni notturni. Con determinazione, hanno preparato la documentazione necessaria e l’hanno presentata al loro datore di lavoro. La risposta positiva è arrivata in breve tempo: da quel giorno, sia Giorgio che Lisa hanno smesso di lavorare di notte.
La loro esperienza evidenzia un aspetto cruciale: spesso i diritti esistono, ma rimangono sconosciuti fino a quando qualcuno non li porta alla luce. È fondamentale che i professionisti del settore, come gli operatori dei CAF, svolgano un ruolo attivo nell’informare e sensibilizzare i cittadini sui diritti e le opportunità a loro disposizione.
In un contesto in cui la vita lavorativa e quella privata si intrecciano sempre di più, è necessario che i datori di lavoro e le istituzioni riconoscano il valore del lavoro di cura e adottino politiche che supportino i caregiver. La flessibilità nei turni di lavoro, il diritto all’esonero dai turni notturni e altre forme di supporto possono fare una differenza sostanziale nella vita di chi si dedica all’assistenza di familiari con disabilità.