Loredana Orsillo nasce a Benevento nel 1976, dove vive la sua adolescenza frequentando il Liceo Scientifico fino a quando a sedici anni si trasferisce con la famiglia a Torrecuso, un paesino del Sannio beneventano. Terminato il liceo, si trasferisce a Viterbo, dove si iscrive alla facoltà di Conservazione dei Beni Culturali scegliendo l’indirizzo archivistico librario vivendo per cinque anni nel quartiere di San Pellegrino, nel cuore del centro storico. Consegue la Laurea in Archivistica con una tesi in Archiveconomia sull’adattamento strutturale dell’ex seminario arcivescovile a nuova sede dell’Archivio di Stato di Benevento.
Dopo gli studi universitari decide di ritornare a Torrecuso, dove attualmente vive in campagna con suo marito e suo figlio, ritagliandosi del tempo per leggere, scrivere e dedicarsi a lavori creativi con diversi materiali, oltre che per collaborare nelle attività socio culturali del comune. Quando le è possibile ama viaggiare sia in Italia che all’estero, convinta del fatto che conoscere nuovi luoghi e persone diverse arricchisce l’esistenza.
La passione per i viaggi, la vita universitaria, il senso dell’amicizia sono stati l’ispirazione per scrivere Lei, lui una valigia e un gatto, il suo primo romanzo rosa, scritto per insegnare a suo figlio a non avere paura di provare a realizzare un sogno, anche se molto nascosto in un cassetto dimenticato.
Giulia è una restauratrice di documenti antichi e vive a Roma; Matteo è un pediatra e vive a Milano; Ettore è il gatto rosso di Giulia e proprio da lui prende avvio la vicenda. I due ragazzi conducono vite separate e lontane, ma si conoscono da anni perché vicini di casa a Cerveteri, dove vivono ancora le rispettive famiglie. A causa di un vecchio episodio imbarazzante, i contatti tra di loro sono sempre stati all’insegna di frecciatine e colpi bassi. Un insieme di scoperte e opportunità spingerà Giulia e Matteo a intrecciare le proprie esistenze, portando a galla una nuova sintonia. Ma tra arrivi e partenze, progetti e fraintendimenti, solo lo zampino, o la zampa, di Ettore può riportare tutto al proprio posto.
La prefazione è stata curata dalla professoressa Mariacristina Donnarumma, Amica della domenica del Premio Strega.
Grazie Daniela. Il titolo nasce quasi per caso, dopo che la casa editrice ha accettato di pubblicarlo, ho cercato di immaginarmi la copertina e la vedevo così: una ragazza, un ragazzo, il gatto che aveva fatto da Cupido e una valigia, perchè come dico sempre, il libro sembra un porto di mare dato che i protagonisti per diversi motivi sono sempre in partenza.
Ad ispirarmi all’inizio è stato il ricordo della vita universitaria, quelle amicizie belle e profonde che ti restano per tutta la vita.
Quando ho iniziato a scrivere, diverso tempo fa, non sapevo in che genere sarei finita. Mi spiego meglio, ho iniziato a scrivere per me, per diletto, non avrei mai immaginato che qualcuno in futuro lo avrebbe letto. Mi ci sono ritrovata forse per la passione per il genere e mi sono anche tanto divertita.
Verissimo, è una cosa che spesso mi hanno detto. Sono due personaggi in cui è facile riconoscersi, lei dal carattere forte e divertente, lui simpatico, ma un disastro in amore.
Ettore è il mio eroe! Il classico gatto sornione, ruffiano, ma anche tanto coccolone. Giulia lo adora, ma anche Matteo finirà per affezionarsi. D’altra parte è proprio grazie a lui che i due protagonisti si incontrano all’inizio della storia dando il via ad una serie di episodi divertenti. In un certo senso è il collante di tutto il romanzo, anche quando non c’è la sua presenza si intuisce nella vita di entrambi i protagonisti.
Sì, in genere il romance ha sempre, o quasi, l’happy end. A me piace molto, vedi Daniela, penso che la vita sia già tanto pesante di suo, allora perchè non regalarsi qualche ora immersi in una lettura leggera e che finisce bene?
All’inizio non ci avevo pensato, per me era concluso così. Poi, però, negli ultimi giorni mi sono venute in mente delle idee divertenti e quindi…mai dire mai!
Allora, per me è stata una sorpresa inaspettata. Come ti ho detto prima quando ho iniziato a scrivere non pensavo di pubblicarlo. Alcune care amiche mi hanno incoraggiata a provarci e quando sono arrivati i primi complimenti, messaggi, recensioni è stato davvero bellissimo. Mi ha dato la spinta per continuare in questa avventura.
Credo sia davvero importante quando un rapporto è solido saper fare un passo indietro e cercare di andare oltre ai fraintendimenti. Giulia e Matteo per anni si sono mal sopportati, ma poi quando è arrivato il loro momento hanno trovato il modo di intendersi e capirsi. A volte possono passare anche anni, ma se si riesce a superare quell’ostacolo che sia orgoglio o immaturità, poi magari possono nascere storie bellissime.
Sto lavorando ad un altro romanzo più maturo rispetto al mio primo libro, con una sensibilità diversa nelle varie situazioni che si susseguono e anche i protagonisti sono più consapevoli nelle loro relazioni. Non c’è la freschezza che traspare in questo, ma non mancheranno né l’ironia né il romanticismo. Per ora mi sta prendendo molto e spero di pubblicarlo presto.
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