Da Leopoli a Napoli: l’autobus della solidarietà voluto dai bambini

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autobus della solidarietà

L’autobus della solidarietà è partito con destinazione Przemysl ed ha fatto ritorno a Napoli con a bordo 19 mamme e 21 bambini ucraini in fuga da Leopoli

Un autobus della solidarietà per andare ad accogliere al confine con la Polonia mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina: un gesto concreto per dare vero significato alla parola “Pace” che viene dalla Scuola dell’Infanzia e Primaria Statale “L. Vanvitelli” di Napoli.

Insegnanti, famiglie, e l`intero tessuto delle relazioni e della comunità educante che si è sviluppata negli anni intorno all`istituto si sono mobilitati per raccogliere i fondi necessari all`iniziativa, ma soprattutto per dare risposte operative immediate alle molteplici criticità burocratiche, logistiche e giuridiche che rischiano spesso – in casi del genere – di annullare qualsiasi buona intenzione.

Così l’autobus della solidarietà è partito con destinazione Przemysl, sabato 12 marzo con un carico di medicinali e presidi sanitari, ed ha fatto ritorno a Napoli lunedì 14 con a bordo 19 mamme e 21 bambini ucraini in fuga da Leopoli. I profughi hanno poi ricevuto una prima accoglienza nelle strutture sanitarie individuate dal Comune di Napoli, dalla ASL Napoli 1 Centro, dalla Prefettura, e sono ora già stati ospitati presso parenti, amici e famiglie resesi disponibili attraverso i canali dell`Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.

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“Cercare le parole per descrive quanto sta sconvolgendo l`Europa e il mondo intero può essere un esercizio improduttivo se non è accompagnato da una riflessione etica, profonda, soprattutto nei bambini e negli adolescenti – racconta Ida Francioni, dirigente scolastico della Scuola dell`Infanzia e Primaria Statale “L. Vanvitelli” di Napoli – Dopo aver accolto le ansie dei piccoli scolari, impauriti dalle notizie della guerra in Ucraina, ci si è mobilitati con riflessioni di gruppo, con spiegazioni da parte degli insegnanti, con disegni, bandiere arcobaleno, e attraverso la partecipazione alle numerose manifestazioni Pro-Pace del territorio. Ma sono stati i bambini stessi a proporre di fare qualcosa di più. Qualcosa di più concreto”.

Da questo momento in poi – sotto la spinta proprio dei bambini – la mobilitazione della comunità sviluppata intorno alla scuola ha dato sostanza concreta all`iniziativa, ha fatto “qualcosa in più” raccogliendo fondi, assicurandosi la partecipazione e l`impegno diretto degli operatori dell`hub Vaccinale della Mostra d`Oltremare – gestito dal direttore generale Ciro Verdoliva – per le prime procedure sanitario-burocratiche, raccogliendo e coordinando l`impegno dell`associazione di volontari “SOS Vesuviana” con Stephan, dell`Agenzia Turistica ScoopTravel da cui è partita la raccolta dei fondi, accogliendo il dono degli autisti della ditta Della Penna che hanno reso possibile il viaggio, e predisponendo i pasti offerti dalla della Vegezio Ristorazione.

“Anche le buone azioni sono contagiose, non solo i virus – continua Francioni – così sta iniziando anche un secondo giro. L`iniziativa continuerà e siamo pronti a ripartire, per portare in sicurezza, lontano dalle bombe, altre mamme e altri bambini, che si spera possano al più presto riappropriarsi della propria vita. Mentre numerose sono le disponibilità ad accogliere nuclei familiari ucraini, presso le proprie abitazioni”.

“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace”, diceva Maria Montessori: dando vita e motivazione a questa iniziativa i bambini della Vanvitelli hanno impartito loro una prima lezione di Pace. (nella foto: un momento delle fasi di registrazione dei profughi ucraini del Bus della Solidarietà all`arrivo a Napoli)