L’esercito di terracotta, il famoso gruppo statuario posto simbolicamente a guardia del mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi, è arrivato a Napoli dove, per l’occasione, si sono riaperti dopo anni gli spazi della cinquecentesca Basilica dello Spirito Santo.
Armi, armature, vasellame ed oggetti d’arte fanno da corollario a 170 soldati tutti diversi l’uno dall’altro prodotti dall’abilità, tramandata da generazioni, degli artigiani della regione dello Xi’An che per realizzare le grandi statue si sono serviti dei rari ed unici calchi ancora esistenti. ”La spettacolarità delle statue – hanno spiegato i curatori durante la conferenza stampa di presentazione – e’ esaltata oltre che dalla bellezza della basilica, da un’installazione luminosa con inserti audiovisivi creata ad hoc e da videoproiezioni e audioguide”. La mostra, in prima nazionale, resterà aperta fino al 28 gennaio.
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