Con l’estate tornano anche le stragi di bagnanti. Ecco tutti i consigli per un bagno sicuro

Bilancio tragico in Campania: 4 morti per malore o annegamento in poco più di due giorni. Ecco quali sono le precauzioni da prendere per vivere serenamente e in sicurezza il mare

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È un bilancio che si ripete (e talvolta si aggrava) ogni anno. Il mare continua a mietere vittime tra i bagnanti. Finora sono già 4 i morti sulle spiagge campane. Quattro decessi verificatisi a poche ore di distanza l’uno dall’altro, per malore o annegamento.

A inaugurare la macabra lista di questa estate 2014 Aurora D.S., 71enne di Portici morta a causa di un malore sulla spiaggia di Santa Maria di Castellabate, in provincia di Salerno, il 4 luglio. Il 6 luglio invece è toccato a S.R., 68enne di Trecase, stroncato da un malore in acqua mentre faceva il bagno al lido Mappatella di Torre Annunziata; e poi, altra spiaggia, altra tragedia. A Salerno, sempre il 6 luglio, un 51enne di origini ucraine, Ivan B., è annegato al largo della spiaggia di Torrione. Ancora mistero invece sul giallo del cadavere ritrovato nel porto turistico di Maiori, in costiera amalfitana, in provincia di Salerno. Pasquale D.A., 60enne del posto, lavorava presso la società che gestisce l’approdo in Costiera Amalfitana; probabilmente è stato colto da un malore sul molo, da dove sarebbe caduto in acqua; lì il suo corpo è stato ritrovato ieri mattina.

Ecco come evitare che un bagno a mare si trasformi in una tragedia

Tragiche fatalità, molto spesso dovute a malori o a incoscienza da parte dei bagnanti. Come accadde il 12 agosto dell’anno scorso a Palinuro, quando a pagare le spese dell’avventatezza di alcuni natanti che si erano tuffati in acqua nonostante la bandiera rossa (che indica il divieto di balneazione) fu un avvocato di Sala Consilina, Giuseppe Paladino, 45 anni, che annegò nel tentativo di salvarli. La Guardia Costiera ha stilato un decalogo delle cose da fare (o da non fare) per evitare che un bagno a mare, che dovrebbe essere un momento di piacere e relax, si trasformi in una tragedia. Ecco quali sono le poche, semplici regole da seguire per un bagno sicuro:

Fare attenzione alle proprie condizioni psicofisiche

Se non si è in perfette condizioni non solo fisiche, ma anche psicologiche, bisogna evitare di fare il bagno. Nuotare in mare infatti richiede tutta la nostra concertazione e un perfetto equilibrio psicofisico; per lo stesso motivo è bene anche non sforzare il fisico allo stremo: se si è stanchi bisogna riposare, anche se si è ottimi nuotatori, per evitare crampi o malori che possono complicare o impedire il nuoto.

Esposizione al sole e digestione: ecco come e quando entrare in acqua

Se si è rimasti a lungo al sole è bene entrare in acqua gradualmente per non stressare il fisico; il passaggio dal calore del sole, soprattutto quando la pelle è bollente, al freddo dell’acqua del mare (o del lago) non fa bene al corpo. Stessa cosa per quanto riguarda la digestione: in teoria è bene aspettare almeno tre ore prima di tuffarsi dopo il pasto, perché la differenza di temperatura tra acqua e aria può provocare la tanto temuta congestione; in realtà se tra acqua e ambiente esterno non c’è differenza di temperatura il pericolo si attenua; in ogni caso è bene entrare in acqua gradualmente bagnando prima la nuca, l’addome e il petto, ed evitare i pasti abbondanti in spiaggia.

Bandiera rossa, gialla e bianca: ecco cosa significano

Bandiera bianca: via libera. La bandiera bianca segnala che il servizio di salvataggio è operativo e che le condizioni meteo sono ideali e sicure per la balneazione. Bandiera Rossa: pericolo meteo o assenza dei bagnini. La bandiera rossa segnala balneazione pericolosa per cattivo tempo o per assenza del servizio di salvataggio. Bandiera Gialla: raffiche di vento. La bandiera gialla segnala forti raffiche di vento in arrivo. Quando la si vede è obbligatorio chiudere gli ombrelloni per evitare che volino via.

Come fare un bagno sicuro (anche se non sai nuotare)

Per fare un bagno sicuro è indispensabile inoltre rispettare alcune regole di sicurezza, che valgono sia per chi non sa nuotare sia per i provetti nuotatori. Quando c’è bandiera rossa non bisogna mai entrare in acqua. Chi non sa nuotare deve fare il bagno esclusivamente in acque molto basse, e facendosi controllare a vista da qualcuno che sappia nuotare, soprattutto su quei litorali in cui si perde subito piede e l’acqua diventa profonda a pochi metri di distanza dalla battigia. In ogni caso, i fondali possono essere spesso irregolari e avere pericolosi avvallamenti in cui non si tocca anche su coste sabbiose e “basse”, per cui è importante osservare questa norme. Anche i provetti nuotatori non devono allontanarsi, specie se da soli, oltre la distanza di sicurezza dalla costa delimitata dalle boe: queste ultime servono proprio a segnalare il raggio di azione dei bagnini. Oltre le boe, il servizio di salvataggio non può più intervenire in caso di difficoltà. Inoltre, non bisogna tuffarsi dagli scogli: anche i provetti tuffatori che vogliano cimentarsi in esibizioni “da spiaggia” devono prima accertarsi della profondità dei fondali prima di tuffarsi, per evitare di battere al suolo e incorrere nel rischio di riportare danni alla spina dorsale in seguito al tuffo in acque non abbastanza profonde.

Buon bagno a tutti!