
Poco dopo la partita e dopo le varie polemiche che si sono fatte sulla sconfitta dell’Italia ai Mondiali 2014, Mario Balotelli ha lanciato una provocazione sul web attaccando tutti gli italiani che hanno dato a lui la colpa per la cocente batosta. Ecco il suo messaggio:
“Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste arrabbiato deluso con me stesso . Si magari potevo fare gol con la costa rica avete ragione ma poi? Poi qual’è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente.( a livello caratteriale) quindi cercate un’altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro ” fratello” . MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?”
La risposta del web
A molti non è piaciuta affatto la lettera di Balotelli. In particolare Claudio Rossignoli, un semplice cittadino iscritto a Facebook, ha risposto alla sua provocazione e ha anche lui postato un messaggio diretto al calciatore della Nazionale che ha avuto migliaia di condivisioni. Ecco la risposta di Rossignoli:
“Caro Mario, sono Claudio Rossignoli, ho 49 anni e non ho scelto di essere Italiano ma lo sono dalla nascita ed ho sempre vissuto nel mio Paese. A 23 anni indossavo con fierezza la divisa dell’Esercito Italiano ed ho servito la mia Nazione e la mia Bandiera per 7 anni donandole i migliori anni della mia gioventù. Il mio stipendio era di 1.200.000 LIRE al mese.
Ti chiedi quale sia il problema se la gente, i tifosi, gli addetti ai lavori e perfino i tuoi compagni di squadra ti criticano e ti allontanano. Ma ti sei mai rivisto in TV in una delle tue prestazioni? Sei irritante! Non lotti mai x recuperare una palla, non ti sacrifichi x aiutare la squadra, pretendi di essere servito sui piedi, non esprimi grinta né orgoglio nell’indossare quella maglia.
Hai sprecato tutto il tuo tempo e le tue energie a discutere con gli arbitri, a fare a spintoni con gli avversari ed a rotolarti per terra ad ogni minimo contatto fisico. Mi sono vergognato dei tuoi atteggiamenti puerili mentre rappresentavi la mia Nazionale. Non è una questione di gol sbagliati…. quelli fanno parte del gioco. È una questione di orgoglio, di voglia e di determinazione. Tutto ciò che non hai mai dimostrato.
Hai detto che gli africani non scaricherebbero mai un loro fratello. Ecco tu sei stato il primo a scaricare i tuoi compagni di “battaglia” lasciandoli soli a lottare con gli avversari. Ancora una volta parli di negri buttandola sul razzismo… a me del colore della tua pelle non me ne frega proprio niente. È quello che c’è sotto che mi interessa. E sotto la tua pelle nera ho trovato un bambinone viziato, arrogante e pieno di sé. Oggi te lo scrivo con tutto me stesso: anche se qualcuno ti ha riempito le tasche con tanti di quei soldi che io manco se dovessi campare 400 anni vedrei mai NON SEI NESSUNO!
Infine, un’ultima cosa: se non ti piace essere Italiano, sei invitato a prendere il primo volo di solo andata per dove ti pare e non tornare più. Ma prima di imbarcarti non dimenticare di lasciare il passaporto e la carta d’identità Italiani.
Non sentirò la tua mancanza.”