Risponde con una lettera scritta di suo pugno, la 24enne violentata in Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano (Napoli), a chi dubita della sua versione dei fatti alla luce della scarcerazione di due dei tre giovani indagati decisa dal Tribunale del Riesame. “Bastano pochi minuti e ritorno col pensiero – scrive la ragazza – erano attimi di incapacità a reagire di fronte la brutalità e la supremazia di tre corpi. Erano attimi in cui la mente sembrava come incapace di comprendere, erano attimi di totale perdizione dell’essere. E dopo che il corpo era diventato scarto e oggetto ho provato una sorta di distacco da esso. Il mio corpo, sede della mia anima, cosi’ sporco“.
Il futuro, prosegue la 24enne nella sua lettera, “diviene una sorta di clessidra. Consumato il corpo e la mente dal tempo odierno ricerca una vita semplice. Mi piacerebbe – conclude – essere a capo di un’associazione che si occupa della prevenzione, della tutela e della salvaguardia delle donne, ragazze, bambine a rischio, perché donare se stessi e il proprio vissuto per gli altri è l’unico modo per accettarlo“.
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