Il Grande Fratello si conferma ancora la fiera del trash. E questa volta a farne le spese è il dialetto napoletano. O meglio, il dialetto napoletano nella versione conosciuta da Francesca Cioffi, la 28enne napoletana concorrente del GF 13. Che ha ben pensato di ingannare il tempo dando lezioni di napoletano ai suoi coinquilini. Peccato che la casa del Grande Fratello sia la più spiata d’Italia, e che le sue “discutibili” lezioni abbiano fatto ben presto il giro del web, trasformando quella che l’Unesco ha ufficialmente riconosciuto come lingua a tutti gli effetti in una grottesca parodia di se stessa.
Un napoletano “discutibile” e volgare.
Così, in bocca all’improvvisata professoressa Francesca, il cassetto diventa “o tratur”, il marciapiede “o rar” e la collanina d’oro “o laccettin”. Ma Francesca non si limita a elencare le parole del dialetto napoletano, e passa ai modi di dire. Così, uno sciocco diventa “fella e pastiera” oppure “o pesc pigliat c’a botta” o ancora “o pesc a bror”. Espressioni pronunciate con un accento marcatamente involgarito. Uno show a beneficio di tutti gli italiani che umilia Napoli e la napoletanità davanti all’intero paese. Attoniti gli sguardi delle sue coinquiline che cercano invano di tradurre le incomprensibili frasi pronunciate da Francesca.
Prima delle lezioni, la polemica sulla sua partecipazione a Uomini e Donne.
La 28enne napoletana torna a far parlare di sé dopo le prime polemiche nate al suo ingresso nella casa del Grande Fratello, quando, contrariamente alle regole che vogliono che i concorrenti siano dei perfetti sconosciuti, è stata riconosciuta come una delle corteggiatrici di Uomini e Donne (edizione 2013). Per giunta, al suo ingresso nella casa, Francesca ha dichiarato di essere fidanzata da tre anni, circostanza alquanto bizzarra visto che un anno fa sedeva da Maria De Filippi per corteggiare il tronista Alessandro Pess. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, si può stare certi che Francesca regalerà agli spettatori del GF 13 nuove, scandalose perle di gossip. Speriamo solo che scelga saggiamente di chiudere qui la parentesi di “professoressa di napoletano”.