di Anna Copertino
Un mattoncino per l’inaugurazione del Presidio di Libera Ponticelli
Ad un passo dalla realizzazione del presidio, si è svolta una veglia ed una fiaccolata a Ponticelli per Libera Ponticelli, dedicato a quattro vittime innocenti di camorra, Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano di Nocera.
Questi quattro giovani erano gli unici innocenti, che perirono nella strage dell’ 11 novembre 1989.
Quel giorno, un sabato, alle 18.30 circa, mentre tutto il quartiere era in strada, un commando di giovani imbottiti di cocaina, con passamontagna e armati di fucili a canne mozze, fece fuoco fuori al Bar Sayonara in Corso Ponticelli, vicino ai giardinetti dove giocavano i bambini.
Spararono all’impazzata. Due le vittime designate appartenenti al clan Andreotti , Antonio Borrelli e Vincenzo Meo. Ma con loro persero la vita i quattro innocenti, e furono ferite tre persone, tra le quali una bambina.
Ancora una volta la violenza della camorra distrusse delle famiglie.
Una lotta che non era loro, ma di un’ alleanza sbagliata, quella tra i Sarno ed Aprea ed il clan Andreotti. La strage fu ordinata dai Sarno, per vendicare la morte di uno dei loro durante la faida con il clan Andreotti, per il controllo degli affari sul territorio.
Dopo 21 anni di omertà, i fratelli Sarno con le loro dichiarazioni hanno dato chiarezza ad una strage che non aveva, mai, avuto colpevoli.
Da poco è arrivata la condanna per gli esecutori materiali.
Dopo 24 anni quei morti, profumano ancora di vivo.
I giovani dell’Associazione Terra di Confine, Pasquale, Luigi, Giovanni, insieme con gli altri che hanno scelto di essere con Libera, e con la loro voce e le loro mani che quel forte odore resta.
È l’odore della legalità, della giustizia. È il Noi che unisce e libera.
È dovere di tutti Noi essere vicini a questi ragazzi!
Non abbandoniamo Ponticelli!
Non abbandoniamo Napoli.
Lo Stato siamo Noi !