Sabato 22 ottobre, alle ore 18, presso la Libreria Raffaello, in via Kerbaker 35, a Napoli, si terrà la presentazione del libro “I giardini della memoria”, di Giuseppe Panariello.
Modera
la giornalista Anna Copertino
Interverranno
la dott.ssa Donatella Trotta
l’autore Giuseppe Panariello
Letture di
Raffaele Mancini
Il Libro “I GIARDINI DELLA MEMORIA” è suddiviso in mul- tipli di 5 scatole. Ogni scatola è la metafora di un giardino zen, ovvero la condivisione di un passaggio da uno stato di egoismo a uno stato di consapevolezza. Credo sia normale, piacevole e giusto, condividere con gli altri, ma soprattutto con i giovani, il patrimonio, anche se individuale, della me- moria; un problema che investe le giovani generazioni che non hanno colpa se il loro cervello è cresciuto senza una
cassaforte di memoria. I GIARDINI DELLA MEMORIA sono una storia che parte da lontano.L 5 scatole sulla “PRIMA GUERRA MONDIALE” denunciano la più grande carnefici- na di giovani che certamente non volevano morire: dal
fronte 14/03/1916… “se sapessi quante barbarie, che modi di agire, che brutte maniere verso i soldati! Come i padri che educano i figli siamo presi a schiaffi e calci, ma se iddio mi da vita a farmi arrivare in Italia saprò io…” 5 scatole sono legate alla “POESIA” che è il linguaggio dell’anima che de-
frammenta in modo vigoroso, energico, impietoso la realtà
della vita che noi viviamo: “sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore – tu che lo vendi cosa ti compri di mi- gliore”; “vivo un equilibrio instabile, colleziono illusioni, in questa vita cosi labile, io sono le mie canzoni” – (Dormono sulla collina, 1971 Fabrizio D’Andrè; Gli Stadio – Equilibrio Instabile tratto dall’album Storie e Geografie ottobre 2003) “la guerra non viene più dichiarata / l’eroe resta lontano dai combattimenti / il debole è trasferito nella zona di guerra”- (da Tutti i giorni, 1953 di Ingeborg Bachmann). 5 scatole sono “LIBRI”, scelti per caso dalla mia fornita libreria, letti con passione, come ogni libro merita: “Sono stato sparato dal mondo come una cartuccia. E’ calata nebbia fitta, sulla terra c’è uno strato di grasso gelido”… “Voglio un mondo di uomini e di donne, di alberi che non parlano, perchè si parla già troppo nel mondo com’è”… (da Tropico del Cancro di Henry Miller)…”hanno ormai imparato a rifiutare la comunicazione e negare l’accento del proprio cuore”… (da L’Ospite imquietante di Umberto Galimberti); “condan- nato di continuo all’umiliazione sono tornato a cercarmi un asilo nell’impeccabile infinito”… (da La Follia Baudelaire di Roberto Calasso); “… “la vita privata di un solo uomo sarà la monarchia più illustre di qualsiasi civiltà”… (da Herzog di
Saul Bellow)… 5 scatole scelte per presentare l’ARTE dell’avanguardia del 900, qui mi faccio artefice di una scelta che guarda in alto: “Rothko; Wilde; Gropius-Klee; Kandinsky-Marc-Bahr; Picasso-Matisse.” 5 scatole rappre- sentative a quegli UOMINI che dovrebbero essere sempre ricordarti in quei momenti dove i sogni rappresentano il massimo grado di moralità e libertà: “Jean Giono; Nicola Lecca; Adriano Olivetti; Michael Ende.” Le scatole-opere
sono seducenti nelle forme, nei colori e nei materiali, un in teressante dialogo tra vuoto/pieno, spazio definito/spazio non definito, spazio interno/spazio esterno. In questo dialo- go lo spirito Zen si è felicemente integrato con la storia delle Avanguardie dell’Arte contemporanea e la mia ricerca fatta in tutti questi anni.
Giuseppe Panariello compie gli studi nella stessa città diplomandosi nel 1973 all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Vive e lavora a Villaric- ca – Napoli.
La lunga carriera è segnata da una continua ricerca tecnica e stilistica, che lo porta a creare vari cicli pittorici, che si suc- cedono a distanza quasi ravvicinata. Verso la fine degli anni ’80 decide, senza un perché apparente, di abbandonare il colore per definire meglio la sua appartenenza allo stile “in- formale – astratto” e per cogliere l’armonia misteriosa dell’anima. La ricerca di Panariello si muove da sempre fra gli stimoli dell’arte povera e quelli del concettuale rielabo- randoli nella forma del quadro-scultura… Un fare artistico che muove dall’esigenza di esplorare l’abisso sotto la su- perfice e la concretezza dentro l’astrazione…le opere di Pa- nariello sono un coagulo di energia capace di catturare lo sguardo e di attrarlo in un vortice di sensazioni, emozioni, idee. La sobrietà dell’esecuzione e la povertà dei material sono gli assi portanti di un’esigenza compositiva che muove da una profonda istanza morale… un fare artistico coerente, che lega in maniera assolutamente coerente la dimensione etica a quella estetica (Armida Parisi). Panariel- lo, figlio inquieto e tacitamente ribelle, solitario e anticon- venzionale approda ora a una dimensione universalistica di sintesi di un percorso lungo e complesso: coerente in ogni sua tappa, aperto all’auspicabilità dell’ignoto e, sempre profondamente vitale. Proprio come ogni esperienza artisti- ca dettata da un’autentica – e urgente – necessità interio- re…(Donatella Trotta). La tecnica in Panariello è lo strumen- to per una narrazione, dove il margine d’incertezza, incor- porato nella costruzione, si salda con la certezza dell’opera una volta terminata. Quel limite di casualità è annullato dall’identificazione tra l’artista e l’opera, caratterizzato dal risultato finale. L’uso che Panariello fa dei materiali deriva dalle sue concezioni e dalla passione lavorativa, passione che comporta una completa assimilazione tra l’artista e l’opera.
Ultime mostre:
2016 – SILENCE – Kings Theatre Portsmouth – Inghilterra.
2017 – L’UOMO NELLA STORIA – SabinaAlbano Gallery (NA) 2018 – SENZACOLORANTI – Art Gallery CIVICO 103
Aversa (CE)
SENZACOLORANTI vascelli fermi a sostare su Plutone – RESPIRART Gallery di Berardo Montebe- llo – Giulianova (TE)
BIENNALE INTERNAZIONALE DELLA CALABRIA
citra – Museo di Praia a Mare 1° premio.
2019 – VANITAS VANITATUM – Museo Diocesano Sorrenti- no Stabiese MUDISS – Catellamare di Stabia (NA)
VIAGGI galleria IL TRIANGOLO – Cosenza
MATER MEDITERRANEA rassegna d’arte contem- poramea, a cura di ARTINARTE – Roma – Centro Islamico Internazionale, 13/30 giugno
46° PREMIO SULMONA rassegna internazionale d’Arte Contemporanea, Polo Museale Diocesano Sulmona (AQ) – 2° premio
2020 – Giuseppe Panariello Opere 2018 / 2020
Scuderie di Villa Favorita – Ercolano (NA), 7/17 marzo
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