Leggere, al giorno d’oggi, è sempre di più un evento “raro”, e ancor più raro è il trovare degli imprenditori che vogliono investire nel settore, accrescendo la cultura. Un po’ controcorrente per fortuna sono stati nel lontano 2018 Ciro Marino e Valeria Romano, due persone di larghe vedute che hanno dato i natali alla libreria Wojtek a Pomigliano d’Arco, ridente località in provincia di Napoli. Scelta temeraria? No, assolutamente! Uno spazio interamente dedicato alla cultura di e per tutti, un luogo perfetto per riscoprire le emozioni che solo un bel libro può donare. “Ma non è nulla di innovativo!” si potrebbe pensare … no, non esattamente! Wojtek non fa parte della schiera delle grandi catene, non è un classico “supermercato del libro” dove acquisti e vai via, senza un consiglio, senza la possibilità di farsi “rapire” da un titolo piuttosto che un altro! Wojtek fa parte delle librerie indipendenti, luoghi magici del settore per eccellenza, è un luogo dove ci si confronta, si legge insieme divertendosi. In più, grazie alla lungimiranza di Ciro e Valeria, dal 2019 la libreria ha indetto anche il Premio Wojtek, un concorso dove i partecipanti sono gli autori dei libri presentati proprio qui nel giro di un anno, dove tutti possono votare ma solo fisicamente in libreria e dove il premio consiste in un’opera dell’artista francese Christophe Mourey. Si, Wojtek è un piccolo centro culturale dotata anche di un folto gruppo di lettura capitanato da Flora Albarano, una vera eccellenza per Pomigliano, un vero orgoglio, che combatte quotidianamente contro il vuoto e la superficialità della nostra società.
Ed ecco l’intervista che Ciro ha voluto rilasciare ai lettori di RoadTv Italia:
Ciao Ciro, parlaci un po’ di te e della tua attività!
Sono Ciro, nato e cresciuto nel vesuviano. Dal 2018 sono un libraio a Pomigliano d’Arco. La Wojtek libreria si distingue per avere una proposta di sola editoria indipendente, puntando ad avere soltanto titoli di alta qualità letteraria. Organizziamo frequenti incontri – almeno due a settimana – in libreria che mi hanno permesso di conoscere il meglio della letteratura mondiale: Antonio Moresco, Mircea Cartarescu, Tatiana Tibuleac, Ana Blandiana, Sylvie Richterova, David Leavitt, William T. Vollmann, Matei Visniec, Alan Pauls… solo per citarne alcuni.
Il nome della tua libreria e casa editrice è Wojtek, l’orso bruno simbolo della resistenza polacca durante la Seconda Guerra Mondiale. Come mai questa scelta?
Beh proprio perché è un simbolo della Resistenza, ma non proprio di quelli soliti. Un orso che è un guerriero sorridente, che fuma, mangia sigarette, simula combattimenti… ci piaceva l’idea di entrare nel mondo della letteratura tramite l’orso Wojtek in maniera scanzonata e seria allo stesso modo.
Aprire un libreria indipendente al giorno d’oggi è una scelta “coraggiosa”: il sogno di dare libero spazio alla cultura può aiutare a superare i timori di sbagliare?
Non so se è davvero una scelta “coraggiosa” aprire una libreria indipendente. In tutta onestà a me non piace essere definito un libraio coraggioso. Non mi sento in missione, non mi sento investito di responsabilità, credo che il coraggio sia altrove… A dirla tutta ho totalmente perso il contatto con il concetto di “lavoro”, che qui a Napoli si chiama “fatica”, proprio perché spesso implica il sudore della fronte, fatica fisica… Per anni mio padre e mia madre hanno lavorato facendo turni di notte, lavorando anche 16 ore al giorno e come loro tante altre persone… io faccio un lavoro che amo profondamente, che mi permette anche di fare il papà e il marito, ho avuto la fortuna di incrociare persone fantastiche, alcune di queste fanno parte del nostro fantastico gruppo di lettura.
La tua libreria è stata la prima in Campania ad accogliere il progetto Svuota la vetrina: qual è stata la tua impressione in merito? Che riscontri ha dato nell’effettivo?
Credo sia un’iniziativa lodevole, siamo stati i primi e spero non saremo gli ultimi. Semplicemente un’idea geniale che in fondo costa poco. Un incasso di quasi 2mila euro in una giornata non c’è nemmeno a Natale. È una bella boccata d’ossigeno. Ed è stato ancora una volta meraviglioso riscoprire il nostro gruppo di lettura, che è composto da persone meravigliose. Che si attivano anche più di me per far sì che la libreria sia conosciuta e che funzioni sempre meglio. A partire dal mio pessimo uso dei social…
Svuota la vetrina potrebbe essere una forma di nuovo slancio per accrescere la vostra clientela?
Ma certo, accrescere la clientela ma soprattutto rinforzare quella già esistente. Che poi chiamarla “clientela”… sono amici, solo che spendono un sacco di soldi in libri…
Il settore dell’editoria soffre già da qualche tempo di un vero e proprio calo nelle vendite. Come mai secondo te? Non c’è più tempo per leggere o un libro non attira più come una volta?
Non riuscirei qui, in poche parole, a fare un discorso dettagliato su ciò che penso circa lo stato dell’editoria italiana. In sostanza oggi la letteratura è in competizione con forme mediatiche molto più facilmente fruibili, penso soprattutto alle serie. La letteratura sarà sempre più un affare per pochi appassionati e in tutta onestà io non vedo l’ora che si esca da questo vortice fatto di 5mila novità al mese, per lo più tutte inutili e dimenticabili.
In un’economia ormai quasi tutta basata su grandi catene, colossi e marketplace online, cosa vuol dire essere una libreria indipendente?
Significa tornare a divertirsi vendendo libri, scegliere i titoli da presentare, spulciare tra i cataloghi…
Domanda solo all’apparenza scontata: un libro deve essere cartaceo o digitale?
Molti dei nostri lettori leggono anche in ebook, ma non ne so tanto in realtà. Io non ho mai letto in kindle e ho davvero il feticismo per i libri cartacei. Non posso mai pensare di leggere un libro e non averlo fisicamente tra le mani.
Ringraziando Ciro per la sua gentilezza e disponibilità, ricordiamo che la libreria Wojtek si trova in Via Giovanni Leone,13 Pomigliano (Na)
Sito web: https://www.wojtekedizioni.it/
Facebook: https://www.facebook.com/wojteklibreria/