I libri, un regalo oggi più bello che mai

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In questo Natale così particolare, in cui la pandemia sembra tutt’altro che risolta obbligando al distanziamento sociale, il libro rappresenta davvero uno dei regali più belli e più ricchi di significato:

– scegliere un libro adatto alla persona a cui si regala significa dedicarle del tempo, soffermarsi sulla sua conoscenza, descriverla al libraio per essere consigliati bene;
– regalare un libro vuol dire essere presente, almeno nella mente di chi lo riceve, ogni volta che ne legge le pagine;
– regalare un libro significa offrire la possibilità di ampliare le proprie conoscenze, di evadere dal presente reale per entrare in una dimensione diversa;
– regalare un libro significa anche permettere la sopravvivenza delle librerie, quei luoghi in cui resiste lo scambio ed il confronto umano che la digitalizzazione imperante sta riducendo sempre più;
– regalare e comprare libri vuol dire anche trasformare in certezza la speranza di ritornare alla vita “pre-covid”
– donare un libro airagazzi significa abituarli alla lettura che è fonte di conoscenza, di cultura e base per essere liberi almeno mentalmente;
– regalare un libro ad un bambino che ancora non sa leggere da solo (se non le immagini) vuol dire dargli l’opportunità di creare un momento di intimità con l’adulto di riferimento che al contatto vocale può aggiungere anche quello fisico, importantissimo per sentire la condivisione emotiva.

Ed è alla luce di queste considerazioni che vanno seguite le numerose iniziative che varie librerie stanno intraprendendo per facilitare l’accesso ai libri e la loro diffusione, attuando sconti o donazioni come, per esempio, l’iniziativa della libreria IOCISTO di Napoli, che domenica 13 dicembre ha regalato dei libri ai figli dei lavoratori Whirpool, acquista un valore più ampio di quello di addolcire il Natale a questi ragazzini coinvolti con le loro famiglie in uno stato di ulteriore incertezza per il futuro a causa del rischio di chiusura dello stabilimento.