Libro cartaceo, digitale e audiolibro

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E’ passato quasi un anno dalla manifestazione digitale per il riciclo della carta “Paper Week”, eppure la sua eco è ancora forte ed impressionante a tutti i livelli. Come ci spiegano le redattrici dell’ISIS “Boccioni-Palizzi” Martina Mormone e Maria Pia Scotto D’Abbusco, “la manifestazione ha avuto lo scopo di sensibilizzare e di educare le persone circa l’importanza della carta, del cartone e di quanto sia fondamentale il loro riciclo e riutilizzo.

E a margine di tutto il trambusto volutamente creato si persiste a credere che le persone possano preferire la modalità digitale a quella cartacea, ma non è proprio del tutto veritiero. Infatti da quanto emerso circa Il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on line, mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri (fonte: ISTAT). Ognuna di queste tre tipologie presenta dei pro e dei contro.

La modalità in assoluto prediletta dalle persone resta quella cartacea, che presenta alcuni aspetti positivi come il fatto che riesce a trasmettere emozioni e sensazioni di maggiore intensità, un libro lo si può far autografare dall’autore, c’è minor affaticamento visivo e lo si può scegliere con piacere in libreria. D’altro canto non mancano gli aspetti negativi quali il peso in proporzione alle dimensioni del testo, costano di più delle versioni e-book ed occupano spazio non solo in borsa, ma anche a casa.

Libro cartaceo, digitale e audiolibro
Audiobook, vector illustration. Tablet or smartphone with the app on the screen in the form of an electronic library and headphones.

Il termine “E-book” deriva dalla contrazione di “Electronic book” ed è inteso come un’opera letteraria digitale. Ma quali aspetti positivi riscontriamo? “Intanto portarle comodamente in giro – ci ricordano le due redattrici – tramite strumenti come il Kindle, il Tablet o similari, averne sempre una copia di backup di tutti i dati ed occupare poco spazio nell’ambiente casalingo. Tuttavia a queste manca l’odore della carta appena sfogliata o stampata, serve una connessione ad internet per poter accedere ai vari contenuti digitali, si deve prestare particolare attenzione all’uso della batteria, (poiché potrebbe interrompere sul più bello la nostra lettura con uno spegnimento improvviso) ed inoltre, ma non per minor importanza, c’è un particolare affaticamento visivo eppure in rete si stanno ampliando le risorse completamente gratuite.”

Si usa, in genere, il termine “audiolibro” per indicare testi professionali interpretati da attori, quello di libro parlato per testi letti da volontari. L’audiolibro è stato introdotto nel 1932 negli Stati Uniti e a pubblicare i primi titoli è la “American Foundation for the Blind”. Inizialmente erano su dischi in formato vinile ed il tempo di ascolto era di 15 minuti per ogni lato e trattava opere come quelle di William Shakespeare e altri poeti. Successivamente, (nel periodo del dopoguerra, ndr) la richiesta di audiolibri si diffuse notevolmente, poiché aumentarono in maniera esponenziale il numero di reduci con ferite agli occhi in maniera permanente.

“Chi narrava e narra negli audiolibri spesso è lo stesso autore oppure uno speaker –  chiudono Martina Mormone e Maria Pia Scotto D’Abbusco – tuttavia come dice il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “leggere è una ricchezza per la persona ,e per la comunità”, a prescindere da tipologia ed abitudini.