
Caffè, questo è molto pericoloso (RoadTvItalia)
Avresti mai pensato che determinate marche di caffè potessero essere potenzialmente pericolose per la tua salute? Da alcuni studi fatti è così.
Anche se rappresenta la bevanda più diffusa al mondo, bisogna sempre fare attenzione a cosa contiene al suo interno perché, non sempre, è solo o tutto caffè. Una ricerca condotta in Svizzera e pubblicata sulla rivista Saldo ha analizzato alcune marche che vendono caffè in grani.
Nello specifico, bisogna fare attenzione a quello di alcuni supermercati. Il test ha preso in esame 12 confezioni di caffè in grani analizzandone il contenuto.
Caffè: ecco a cosa fare attenzione
Alzi la mano chi non ha bevuto il caffè almeno una volta nella vita: nessuno, perché proprio il caffè è la bevanda più bevuta e venduta al mondo. Ma siamo sempre certi che tutte le marche e le tipologie di caffè siano buone e ottime da bere, specie per la nostra salute? Forse non sempre è così. Sì, perchè da un recente studio condotto in Svizzera, c’è qualcosa che dobbiamo assolutamente sapere.
Sono state esaminate 12 varietà di caffè in grani, il tutto a verificare la quantità di glisofato quanto di altri metalli pesanti presenti al suo interno e se questi siano addirittura in valori al di sopra delle norme di legge. Ciò che ne è uscito fuori ha dell’incredibile. Dobbiamo tenere presente che questi “elementi” diversi dal caffè entrano in contatto al momento della coltivazione e della lavorazione. Va specificato che la rivista che ha riportato l’indagine chiarisce che la vendita dei prodotti in questione fa riferimento a Germania e Svizzera, non Italia.
Tra i composti più discussi figura l’acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena che si sviluppa nel corso della tostatura. Non mancano tracce di pesticidi come il glifosato, l’erbicida di più largo impiego al mondo. Lo scopo della ricerca era quello di verificare la presenza di diverse sostanze nocive, fra le quali proprio il glisofato. Ciò che ne è uscito fuori, soprattutto per quest’ultima sostanza che abbiamo citato, è che il “Barissimo Caffè Crema & Aroma”, venduto da Aldi e l “Espresso Bellarom extra dark” della Lidl, ne contengono al suo interno.

Anche se in quantità inferiore ai limiti di legge, la presenza di questa sostanza è comunque motivo di discussione, non solo fra gli esperti del settore, ma anche fra i consumatori. L’OMS l’ha classificata come “sostanza possibilmente cancerogena”, anche se al momento, non vi sono dei veri e propri divieti per il suo utilizzo. Ovviamente se i prodotti rispettano comunque limiti e disposizioni per la messa in vendita, è chiaro che non sono un pericolo oggettivo per la salute, altrimenti risulterebbero non vendibili.
Ciò che conta, quindi, è fare molta attenzione e leggere le etichette dei prodotti quando li acquistiamo ed avere consapevolezza sul contenuto e sulle sostanze impiegate o presenti.