domenica, Settembre 8, 2024
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“Life is better after divorce”, il portale per aiutare a rinascere dopo un divorzio

L’amore è bello finchè dura recitava un vecchio film di Carlo Verdone … ed in effetti è così! L’amore, il più nobile tra i sentimenti, è anche il più fragile, quello destinato a frantumarsi in mille pezzi se non ci sono basi solide a sorreggerlo. Lo è sempre stato, e sempre lo sarà, e ancor di più nell’ambito della moderna società, così fugace, fluida. Riflettiamo: l’amore ( quello di coppia intendo ) cos’è? Una promessa, un impegno da mantenere. Così come il matrimonio, un vincolo, un “contratto” dove ambo le parti giurano amore eterno nella salute e nella malattia, nella gioia e nel dolore, nella fedeltà, finchè morte non ci separi … ma è davvero così? O, per meglio dire, è davvero così per tutti? No, i più fortunati che riescono a mantenere fede a simili promesse sono davvero pochi, una vita tutta rose e fiori appartiene alle favole, ad una realtà puramente fantasiosa di film romantici! Ed è forse questo il più amaro dei problemi in campo amoroso, si idealizza troppo un sentimento che non è assolutamente indistruttibile come si vuole spesso far credere, anche perché stabilire una relazione forte richiede impegno, ma spesso la paura, l’immaturità o fattori anche molto seri rendono impossibile la creazione di rapporto stabile nel futuro. Guardo i dati di recenti indagini lì dove si evince che ormai circa il 48% dei matrimoni finisce con un divorzio (ISTAT) e solo il 30% delle coppie rimane fedele per tutta la durata del matrimonio, nel restante 70% dei casi almeno uno dei due partner tradisce, e in alcuni casi, entrambi sono infedeli … cosa fare allora quando vengono a mancare i presupposti per un rapporto di coppia sano e duraturo? Semplice, si divorzia. seppur non sempre è possibile farlo in accordo o comunque diventa ancora più drammatico quando uno dei due (ex) partner nutre ancora sentimenti verso l’altro: in simili circostanze infatti subentrano sentimenti di rabbia, frustrazione, tristezza, tutti assimilabili ad uno stato di vero e proprio lutto. Come fare per affrontare un evento così traumatico della vita? Ecco la più comune delle domande che ci si può porre al riguardo, così come la sua risposta, breve e concisa: ricominciando da zero, ricostruendo gradualmente la propria vita, passo dopo passo, rimettendosi in gioco! Ecco ciò che ho potuto apprendere in questi ultimi giorni dopo aver letto di una stupenda iniziativa al riguardo, il cui nome risuona quasi come uno slogan, un credo: “Life is better after divorce”, un portale di un noto imprenditore lombardo, Marco, creato per condividere la sua esperienza con tutti coloro che si sono trovati o si trovano attualmente a fronteggiare questa difficile situazione. Marco è divorziato felicemente da 5 anni, ora è in una relazione felice da quasi due anni, ed ha ritrovato il tempo per coltivare i suoi hobby e vivere una vita piena e soddisfacente. Il portale è frutto del lavoro notturno e del weekend, suo e dei suoi collaboratori, che lo sviluppano come moonlighter, parallelamente ai loro impegni lavorativi diurni. “Life is Better After Divorce” è un portale aperto a tutti, con molte donne che commentano e condividono le loro esperienze sui vari canali social e il pubblico ad oggi è composto per il 66% da uomini e per il 34% da donne, con riflessioni e tematiche utili a chiunque.

Ecco l’intervista che il noto imprenditore ha voluto rilasciare per i lettori di RoadTv Italia:

Marco, ideatore di Life is Better After Divorce e manager di una multinazionale: quando e perchè nasce l’idea di questo portale?

Beh, diciamo che l’idea mi è sbocciata in testa come un fiore in primavera, poco dopo aver firmato i papiri del divorzio. Sì, lo so, suona un po’ presuntuoso: “Un divorziato entra in un bar e decide di aprire un portale per spiegare quanto ha appreso…” Gli ultimi 10 anni di matrimonio sono stati un vero e proprio corso intensivo di yoga estremo, dove mi sono contorto in ogni posizione possibile per far funzionare la cosa. Io che rinunciavo ai miei interessi, lei che inseguiva carriera e denaro come se fossero l’ultimo paio di scarpe firmate in saldo. Eravamo come un gatto e un cane che cercavano di ballare il tango – semplicemente non funzionava. Quindi, quando finalmente ho detto addio al matrimonio, è stato come togliersi un paio di scarpe troppo strette dopo una maratona. Un sollievo tale che volevo urlarlo ai quattro venti! Ma poi mi sono detto: “Marco, frena l’entusiasmo. Prima metabolizza il tutto, non sia mai che ti scambino per uno rancoroso che cerca una rivalsa nei confronti della ex”. Così, ho aspettato pazientemente 4 anni prima di lanciare il mio progetto. Il tempo necessario per distillare la mia esperienza come un buon vino, ottenendo la giusta prospettiva e, perché no, anche un pizzico di autoironia che sul momento non ero pronto ad avere. E voilà! Life Is Better After Divorce è nato, pronto a spargere un po’ di ottimismo post-divorzio nel mondo.

Ti definisci “felicemente divorziato” …

Oh sì, sono più “felicemente divorziato” di un gatto che ha appena scoperto una scatola di tonno aperta! Sono letteralmente una nuova versione di me stesso, come se avessi fatto un aggiornamento del sistema operativo. Sapete, il divorzio è come una dieta detox per la vita. Ci arrivi dopo un periodo in cui hai ingoiato troppi rospi e ti senti gonfio di insoddisfazione. Poi, di comune accordo, decidi di buttare via tutti quei cibi emotivi scaduti dal frigo della tua esistenza. Nel mio caso, il “detox post-matrimoniale” ha avuto effetti sorprendenti! Ho perso 16 kg – e ho dovuto cambiare il mio intero abbigliamento. Ora faccio più sport di un criceto su una ruota dopata di Red Bull. La mia prossima sfida? Il triathlon! Sì, perché evidentemente nuotare, correre e pedalare separatamente non era abbastanza masochista. Ho riscoperto vecchi amori come i viaggi fuori Europa (ciao comfort zone, è stato… confortevole conoscerti) e ne ho trovati di nuovi. Gli amici che non mi vedevano da anni pensano che abbia trovato l’elisir di giovinezza. E sapete cosa? Anche il mio Garmin è d’accordo! Nella sezione “età di fitness” mi dà dieci anni di meno. Chi sono io per contraddire un dispositivo elettronico così sofisticato?

Cosa rappresenta per te il vincolo del matrimonio in una società come la nostra così … liquida?

Ah, il matrimonio! La causa principale del divorzio, come diceva il saggio Groucho Marx. Sul mio blog ho definito il matrimonio come una “pratica arcaica”, e non perché sono un fan sfegatato dell’età della pietra. Permettetemi di spiegarvi perché credo che sposarsi abbia meno senso di cercare di insegnare a un gatto a fare il bagno:

È un accordo economico travestito da fiaba Disney. Le leggi si          occupano di spartire i beni, non i sentimenti. Nessun giudice vi chiederà mai “Ma quanto vi volevate bene su una scala da 1 a 10?”
Per quanto riguarda gli aspetti emotivi, affettivi ed etici con il    matrimonio ci si dichiara amore e sostegno eterno: ci si promette di          mantenere un impegno che non si può sapere se si riuscirà a portare a termine. In sostanza è una promessa sulle intenzioni e non sull’esito. Eppure le formule recitate sono le più definitive possibili: secondo l’ISTAT, il 48% dei matrimoni finisce con un divorzio. Gli altri? Beh, due terzi si dichiarano insoddisfatti. Insomma, le probabilità di successo sono più basse di quelle di vincere alla lotteria mentre si viene colpiti da un fulmine. Il matrimonio è una istituzione arcaica a tutela esclusiva della donna, infatti i giudici hanno un forte pregiudizio e tendono a privilegiare la donna anche nei casi in cui è la parte forte. Al momento del divorzio, un giudice ha la facoltà di interpretare la legge arbitrariamente decidendo del vostro futuro economico. È come giocare a poker, ma con le carte coperte e il dealer che cambia le regole a metà partita.
D’altro canto, l’amore vero è come un bonsai: richiede cure quotidiane, non una cerimonia pomposa una tantum. A volte, non promettere “per sempre” ti fa apprezzare di più l’oggi. E parliamoci chiaro, il sesso matrimoniale spesso diventa più prevedibile dell’oroscopo del giornale.

Invece i figli hanno le stesse tutele, con o senza l’anello al dito dei genitori. E se proprio volete dare garanzie al vostro partner, esistono i contratti di convivenza: almeno sapete cosa state firmando, invece di affidarvi a vaghe promesse di “in ricchezza e in povertà” (spoiler: la povertà non è poi così romantica come sembra). Insomma, le relazioni sono importanti e si curano e sviluppano giorno per giorno e non è certo un pezzo di carta o una cerimonia davanti ad un tizio vestito in modo strano che ne garantisce la durata.

Nel tuo blog c’è una sezione ecommerce di gadget a tema divorzio: Life is Better After Divorce diventerà un marchio?

Oh sì, abbiamo creato una linea di prodotti che è un po’ come la versione divorzista di “Keep Calm and Carry On”. I nostri gadget stanno diventando il regalo perfetto per chi è appena uscito dal tunnel del matrimonio. È come dire “Congratulazioni per la tua ritrovata libertà!” ma con stile. Abbiamo tazze mug per il tuo caffè mattutino o per la tisana serale, cappellini per nascondere quella stempiatura da stress pre-divorzio, e magliette sportive per uomini e donne – perché si sa, dopo un divorzio o ti butti sul gelato o sulla palestra, e noi supportiamo la seconda opzione! (“SPORT IS BETTER AFTER DIVORCE”) Non mancano astucci e necessaire da viaggio (“TRAVEL IS BETTER AFTER DIVORCE”), perfetti per quella vacanza “ritrova te stesso” post-separazione. E le borracce? Ideali per mantenersi idratati durante le lunghe sessioni di swipe su Tinder. Al momento, il nostro piccolo impero del divorzio felice è confinato al nostro sito web. Ma hey, abbiamo ricevuto alcune “manifestazioni di interesse” – che in gergo aziendale significa “qualcuno ha adocchiato il nostro business e gli piace”. Quindi, chi lo sa? Magari un giorno ci vedrete in qualche grande magazzino, proprio accanto ai libri di auto-aiuto e ai cioccolatini consolatori. Per ora, il futuro è incerto come un primo appuntamento dopo il divorzio. Ma come sappiamo Life is Better After Divorce e cosi’ sarà anche il nostro futuro.

Tu credi nell’idea dell’amore eterno e del matrimonio?

Ah, la grande domanda! È come chiedere se credo alle fate e al fisco equo nello stesso respiro. Vedi, l’amore e il matrimonio sono come il ketchup e la maionese: spesso li trovi insieme, ma sono due cose completamente diverse. L’amore è quel sentimento che ti fa fare cose stupide con un sorriso, mentre il matrimonio è quell’accordo economico che potrebbe farti fare cose stupide con un avvocato. Per quanto riguarda l’amore… assolutamente sì! Ci credo come un bambino crede a Babbo Natale, solo che l’amore esiste davvero (spero che nessun bambino stia leggendo questa intervista). Sono in una relazione da due anni e felicemente innamorato della mia attuale compagna. Ma l’amore eterno? Beh, è come fare una previsione meteo per i prossimi 50 anni. Possiamo sperare nel sole perpetuo, ma è più probabile che ci saranno giorni di pioggia, qualche tempesta, e forse anche qualche arcobaleno inaspettato. Credo fermamente che l’amore si coltivi giorno per giorno, come un bonsai emotivo. Non ha senso dichiarare a priori che durerà fino alla fine dei nostri giorni, proprio come non ha senso promettere che mangerai solo pizza per il resto della tua vita (anche se, ammettiamolo, è una promessa allettante). Quindi, in sintesi: credo nell’amore? Assolutamente sì. Credo nel matrimonio? Beh, diciamo che credo più nella capacità degli avvocati di guadagnarci sopra. Ma ehi, chi sono io per giudicare? Se vuoi firmare un contratto per dimostrare il tuo amore, fai pure. Io preferisco dimostrarlo ogni giorno, magari preparando la colazione a letto, facendo una gita al lago in moto insieme. Perché, alla fine, l’amore vero non ha bisogno di un certificato… ma di tanta pazienza, un po’ di umorismo, e forse un paio di tappi per le orecchie se l’altro russa!

Come mai il numero dei divorzi è in costante aumento?

Vedi, l’aumento dei divorzi è un cocktail complesso, shakerato con ingredienti sociali, culturali e psicologici. Secondo gli psicologi le principali cause sono:

Aspettative sociali alle stelle: Oggi la gente non cerca solo un partner, ma un supereroe emotivo con poteri da tuttofare. Vogliono qualcuno che sia amante, migliore amico, terapeuta, personal trainer e chef stellato. Quando scoprono che il partner è un semplice essere umano… boom! Divorzio. Individualismo crescente: La società moderna valorizza sempre più l’individualità e l’autonomia personale. Questo può portare le persone a dare priorità alla propria felicità rispetto alla stabilità del          matrimonio. Comunicazione          nell’era dei messaggini: Siamo capaci di mandare emoji a raffica, ma          quando si tratta di parlare faccia a faccia dei problemi reali… Houston, abbiamo un problema! La mancanza di abilità comunicative è come un virus silenzioso che erode il matrimonio, vocale dopo vocale. Il mito della felicità perpetua: Grazie a film romantici e social media, molti pensano che il matrimonio debba essere una giostra di felicità 24/7. Quando scoprono che ci sono anche giorni in cui vorresti lanciare il calzino sporco del partner dalla finestra, pensano che ci sia qualcosa di sbagliato.
Quali sono i conflitti più comuni in una coppia pre e post divorzio?

Le ricerche psicologiche e sociologiche hanno individuato alcune cause ricorrenti di conflitto sia durante il matrimonio che dopo la separazione:

Prima del divorzio:

Problemi di comunicazione: la difficoltà a comunicare efficacemente, a esprimere i propri bisogni e ad ascoltare l’altro è una delle cause più frequenti di conflitto. La mancanza di dialogo può portare a risentimento e incomprensioni crescenti.
Conflitti irrisolti: Quando le coppie non riescono a gestire e risolvere i disaccordi in modo costruttivo, questi si    accumulano e possono innescare ulteriori tensioni.
Problemi economici: Lo stress finanziario è un fattore di grande impatto sulle relazioni di coppia. Le preoccupazioni economiche possono generare tensioni, disaccordi sulle spese e risentimenti reciproci.
Differenze di valori e obiettivi di vita: Con il passare del tempo, i valori e gli obiettivi delle persone possono         cambiare. Quando queste differenze diventano troppo marcate, possono creare un senso di allontanamento e di incompatibilità.
Infedeltà: Il tradimento è un evento traumatico che può distruggere la fiducia e l’intimità all’interno della coppia, generando un profondo senso di rabbia e di risentimento.
Mancanza di intimità: La diminuzione dell’intimità emotiva e fisica può portare le coppie a sentirsi sempre più distanti e disconnesse.
Dopo il divorzio:

Affidamento dei figli e visite:          Le decisioni riguardanti l’affidamento dei figli e i programmi di visita sono spesso fonte di conflitto tra gli ex coniugi. Le diverse visioni su ciò che è meglio per i bambini possono generare tensioni e dispute legali.
Questioni economiche: La divisione dei beni, il calcolo del mantenimento e la gestione delle finanze personali possono essere complessi e portare a ulteriori conflitti, soprattutto in presenza di risorse economiche limitate.
Co-genitorialità: Collaborare nella crescita dei figli dopo il divorzio richiede una comunicazione efficace e una capacità di mettere da parte le divergenze personali, cosa che può rivelarsi difficile quando    permangono sentimenti negativi.
Nuove relazioni: L’inizio di una nuova relazione da parte di uno o entrambi gli ex coniugi può generare gelosia,risentimento e ulteriori tensioni, soprattutto nelle prime fasi.
Problemi emotivi non risolti: La rabbia, il risentimento e il dolore legati alla fine del matrimonio possono persistere anche dopo il divorzio, influenzando le interazioni con l’ex partner e rendendo difficile la gestione dei conflitti.
Insomma, il percorso pre e post divorzio è come una maratona di ostacoli emotivi. Ma hey, guardando il lato positivo, almeno offre materiale infinito per sitcom e drammi televisivi! Ricorda, la chiave è affrontare questi conflitti con un mix di pazienza, comunicazione e, se possibile, un buon senso dell’umorismo. Perché a volte, ridere delle proprie disavventure sentimentali è l’unico modo per non piangere. E chi lo sa, magari alla fine scopri che la vita post-divorzio non è poi così male… specialmente se hai vinto la custodia del telecomando!

In un post del tuo blog si parla di uomini non perfetti ma padri presenti e coinvolti contrariamente agli stereotipi di genere Dimentichiamoci dell’immagine dell’uomo come eterno Peter Pan, con la birra in una mano e il telecomando nell’altra, eternamente sintonizzato su Sky Sport. Quella è roba da museo, come i dinosauri o i telefoni con il filo. Negli ultimi 15-20 anni, mentre nessuno guardava (o forse mentre tutti erano troppo occupati a postare meme su “mama pancake” sui social), gli uomini hanno subito una metamorfosi degna del miglior episodio di X-Men. Sono passati dall’essere quello che porta a casa la pagnotta a quello che fa la spesa, cucina la pagnotta, la taglia a fettine e la serve con una ratatouille rigorosamente bio. Sì, avete capito bene: l’uomo moderno sa come funziona una lavatrice meglio che come si cambia l’olio dell’auto. E non lo fa controvoglia, no! Molti papà di oggi sono più entusiasti all’idea di un pomeriggio al parco giochi che di una serata al pub con gli amici. Shock, orrore! Ma attenzione: mentre questi supereroi domestici (che sono molto numerosi) stanno silenziosamente rivoluzionando la genitorialità, i media sembrano bloccati in un loop temporale. Continuano a dipingere gli uomini come cavernicoli emotivamente analfabeti, incapaci di distinguere un biberon da un thermos. E quando non lo fanno, parlano di “mammo” come se il prendersi cura dei figli non potesse far parte delle caratteristiche maschili.

Cos’è il sexless marriage?

Immaginate la scena: siete lì, nel letto matrimoniale, così vicini eppure così lontani. L’unico calore che sentite è quello del laptop mentre guardate l’ennesima serie TV. Il contatto fisico più eccitante? Quando vi passate il sacchetto dei popcorn. Negli ultimi anni, questo fenomeno si è diffuso come un’epidemia di noia sessuale. Non stiamo parlando solo di coppie sull’orlo del divorzio che usano il materasso come zona demilitarizzata. No, no! Questa “moda” ha contagiato anche coppie apparentemente felici, trasformando i loro letti in campi di battaglia… per russare. E indovinate un po’? Secondo uno studio del 2022, il 31% dei matrimoni tra i Gen X rientra in questa categoria. Sì, avete capito bene: quasi un terzo della generazione che ha inventato il grunge ora trova più eccitante compilare la dichiarazione dei redditi che fare sesso con il proprio partner. Nel mio blog, ho approfondito queste tematiche e ho cercato di dare qualche consiglio per evitare di trasformare il vostro letto in un deserto emotivo. Spoiler: non includono indossare costumi da dinosauro (a meno che non sia il vostro kink, in quel caso, chi sono io per giudicare?). Ricordate, il sesso nel matrimonio è come le piante: se non lo innaffi regolarmente, finisce per appassire. E nessuno vuole un matrimonio che assomiglia a un cactus rinsecchito, giusto?

Si può davvero essere felici dopo un divorzio?

Il tema è complesso e vi ho dedicato un lungo articolo sul sito… cercherò di evidenziare qui alcuni punti Innanzitutto, dobbiamo sfatare il mito della felicità perpetua. Non siamo in un film Disney, la vita reale non ha un sottofondo musicale costante (a meno che tu non viva in un musical, nel qual caso, complimenti!). La felicità è come un fuoco d’artificio: spettacolare, ma breve. Ciò che dovremmo cercare è la serenità, che è come un fuocherello da campo: meno appariscente, ma ti scalda più a lungo. Ora, parliamo di questa fissazione sul “nuovamente felici”. È come quando ricordi le vacanze d’infanzia: tutto sembrava perfetto, vero? Ma hai dimenticato le punture di zanzara, i gelati caduti e i castelli di sabbia distrutti dalle onde. La psicologia chiama questo fenomeno “rosy retrospection” (in Italiano “sindrome degli occhiali rosa del passato”). Tendiamo a ricordare il passato come se fosse stato girato al tramonto: tutto bellissimo e in slow motion. La verità è che la felicità post-divorzio non è un ritorno al passato, ma un salto nel futuro. È come fare un upgrade della tua vita: all’inizio può sembrare confuso e frustrante, ma una volta che ci prendi la mano, ti chiedi come hai fatto a vivere senza. La serenità, d’altra parte, è come imparare a fare yoga: richiede pratica, pazienza e la capacità di non prendersi troppo sul serio quando ti ritrovi con la faccia per terra cercando di fare la posizione del cane a testa in giù. In conclusione, la felicità dopo il divorzio è possibile, ma ricorda: è un viaggio, non una destinazione. E come in ogni buon viaggio, l’importante è godersi il panorama, anche quando la strada è piena di curve!

Progetti Futuri?

Allora, tenetevi forte perché dopo l’estate – quando tutti saranno abbronzati, rilassati e pronti per nuove avventure – ho in mente di  organizzare un evento live a Milano.

Sì, avete capito bene. Vorrei portare il mondo virtuale dei divorziati felici nel mondo reale.

Non è un occasione di dating, per quello ci sono altri contesti. L’idea è di creare uno spazio dove le persone possano condividere le loro esperienze. Immaginate una sorta di “Alcolisti Anonimi”, ma per ex sposati e che vogliono o stanno riprendendo in mano la loro vita. Potrete raccontare le vostre storie di divorzio, scambiare consigli su come sopravvivere alla divisione dei beni (chi si tiene il gatto?), e magari anche fare nuove conoscenze.

E attenzione, quando dico “Stay tuned”, non è solo un modo di dire. Potremmo comporre insieme la playlist dell’incontro… ho dedicato un articolo al potere curativo della musica: l’avete letto? Quindi, cari milanesi (e non solo), preparatevi! L’autunno potrebbe portare non solo le foglie che cadono, ma anche un sacco di risate, nuove amicizie e forse, solo forse, la realizzazione che la vita dopo il divorzio non è poi così male. Anzi, potrebbe essere addirittura meglio! Secondo me ci si diverte? No, secondo me ci si STRADIVERTE!

Non vedo l’ora di vedere cosa succederà quando metteremo insieme un gruppo di divorziati in una stanza. Potrebbe essere l’inizio di una sitcom, o forse la fine della civiltà come la conosciamo. In ogni caso, sarà sicuramente memorabile! Quindi, rimanete sintonizzati, tenete d’occhio il sito, e iniziate a pensare a quale storia di divorzio volete condividere.

 

Life is better after divorce è consultabile all’indirizzo www.lifeisbetterafterdivorce.com

Canale Instagram L_I_B_A_D

Pagina Facebook  Lifeisbetterafterdivorce

Fabio Iuorio
Fabio Iuorio
Osservatore del sociale a 360°, amo scrivere e guardare Oltre Ho amato il ruolo di giornalista e speaker radiofonico fin da bambino, mi piace poter approfondire temi a sfondo sociale spesso ignorati dalla società moderna. Che dire, come si evince dal titolo della mia trasmissione ( Imagine - Il Mondo Che Vorrei ) … sono un eterno sognatore di un mondo come quello descritto da John Lennon in Imagine, un mondo dove non esistono discriminazioni e guerre, nulla per cui uccidere o morire.
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