L’impero di Matachione “distrutto” dalle dichiarazioni dell’ex moglie

Crolla l'impero di Matachione grazie ai racconti dell'ex moglie Maria Palomba: dai regali alle carte riservate della Gdf. "È una vendetta" ribatte lui

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L’inchiesta sulle verifiche fiscali ritoccate della Guardia di Finanza che ha visto coinvolti in prima battuta gli ufficiali Fabio Massimo Mendella e Fabrizio Giaccone ha portato alla luce un giro di corruzione molto più ampio, in cui i due ufficiali sembrano avere ormai un ruolo quasi marginale, di semplici pedine all’interno di una scacchiera molto più vasta. La scacchiera in questione è quella costruita da Nazario Matachione, imprenditore farmaceutico di Torre Annunziata finito nel mirino di un’inchiesta che lo vede a capo di un giro di corruzione che coinvolge diverse figure e professionalità influenti, dai medici ai farmacisti, dai  funzionari regionali agli ufficiali – appunto – della Gdf.

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L’impero di Matachione: non solo farmacie

È un vero e proprio impero, quello messo in piedi di Nazario Matachione, che purtroppo non riguarda solo le farmacie, svariate, aperte negli anni in varie cittadine campane, e addirittura anche a Pescara. Né solo i beni immobili disseminati un po’ ovunque di cui l’imprenditore risulta proprietario. E nemmeno solo i suoi conti e le carte di credito American Express con cui pagava costosi viaggi agli “amici” e famiglie. Matachione aveva molto di più di questo: aveva il potere. Potere, per esempio, di avere in anticipo i risultati dei test di ingresso a Farmacia, potere di ottenere informazioni e fascicoli riservati della Guardia di Finanza, per aggiustare il tiro nel caso in cui si stesse indagando sulle sue attività illecite, potere, anche, di far trasferire un ufficiale “scomodo”.

Rivelazioni, queste e molte altre, che sono venute a galla prima grazie alle intercettazioni telefoniche, poi attraverso la testimonianza di Maria Palomba, l’ex moglie di Nazario Matachione, oggi sua acerrima nemica, la quale, quando gli inquirenti hanno bussato alla sua porta, non ha esitato a raccontare tutto quello che sapeva per aiutare le indagini.

Maria Palomba si è separata da Matachione nel 2013, dopo 16 anni di un matrimonio caratterizzato sì da ricchezza e benessere, ma anche fatto di segreti, tradimenti (le relazioni extraconiugali di Nazario sono state alla base della rottura) e bugie. Da quando si sono separati i due sono anche diventati concorrenti. Perché anche Maria Palomba è farmacista, nonché titolare di alcune farmacie a Torre Annunziata, a pochi metri di distanza da alcune farmacie Matachione. Da circa un anno, da quando cioè si sono lasciati, Nazario le fa la guerra, sfruttando tutti i mezzi in suo potere. Uno dei suoi modi preferiti è quello di “chiedere” ai suoi amici medici di base di “sconsigliare” ai propri pazienti di recarsi nella farmacia di Maria Palomba, intimandogli quasi di andare a comprare le loro medicine solo da Matachione. Maria Palomba lo sa, perché sono gli stessi pazienti di questi medici a dirglielo. Si lamentano che i medici sono estremamente pressanti, addirittura li chiamano a casa per ricordargli dove è giusto spendere i loro soldi. Ma queste scaramucce non feriscono Maria Palomba. Perché lei sa che l’ex marito è capace di ben altro. Così, quando arrivano i carabinieri, lei decide di raccontare tutto. E fa delle rivelazioni davvero interessanti.

Le rivelazioni di Maria Palomba, ex lady Matachione

Maria Palomba racconta tutto. Parla dei rapporti tra Matachione e Fabio Massimo Mendella, conosciuto nel 2007 durante una vacanza in Sardegna e diventato un intimo amico di famiglia, tanto che la compagna di Mendella fu assunta in una delle farmacie di Matachione, e quando nel 2010 nacque la figlia di Mendella lei le fece da madrina; e dei rapporti con Fabrizio Giaccone, presentato a Matachione dallo stesso Mendella, che lo avrebbe aiutato a ritoccare le verifiche fiscali sulle sue farmacie ottenendo in cambio un costoso orologio. La Guardia di Finanza era davvero molto presente in famiglia Matachione: in casa giravano addirittura dei verbali riservati, fascicoli di indagini in cui si faceva il nome di Matachione. Inchieste che però non hanno mai avuto un seguito. Maria Palomba racconta poi di come questi rapporti si siano deteriorati a causa di un esposto anonimo in cui veniva fatto anche il nome di Mendella, che fu trasferito a Roma, tanto che, quando nel 2012 Mendella e la sua compagna decisero di sposarsi, i coniugi Matachione non furono invitati alla cerimonia di nozze.

Maria racconta poi dei regali che Nazario Matachione faceva ai suoi amici. Lei lo sapeva perché, ossessionata dalla gelosia, controllava i conti del marito per scoprire eventuali regali fatti alle sue amanti. Così Maria Palomba ha trovato gli estratti conto di pagamenti di crociere e viaggi che Matachione “donava” ai suoi amici: un viaggio a New York per il colonnello Fabrizio Giaccone e famiglia, costato circa 10mila euro, nel 2010, e poi le crociere regalate ogni anno, “per tradizione”, a Umberto Celentano, il funzionario regionale responsabile per il settore farmaceutico che secondo gli inquirenti avrebbe girato a Matachione i risultati dei test di Farmacia. E poi, le considerazioni amare sulla guerra che l’ex marito le sta muovendo da un anno a questa parte, cercando di sottrarle i clienti della farmacia.

La risposta di Matachione alle accuse della moglie: “è la sua vendetta”

Pagine e pagine di verbali riempiti con le “confessioni” di Maria Palomba, che Matachione, insieme ai suoi avvocati Elio D’Aquino e Domenico Ciruzzi, è pronto a controbattere riga a riga. La prima cosa che ha spiegato agli inquirenti, il Gip Dario Gallo e il sostituto procuratore Celeste Carrano, è che si è trattato di una vendetta personale. Maria Palomba lo odia, e con le sue dichiarazioni sta cercando di vendicarsi. L’altro ieri Matachione è stato ascoltato per 4 ore dal Gip.

L’interrogatorio ha riguardato principalmente i suoi rapporti con il funzionario regionale Umberto Celentano. La questione dei test a Farmacia non è stata toccata, ma Matachione ha cercato di chiarire agli inquirenti la natura dei suoi rapporti con Celentano: un amico di infanzia, a cui faceva spesso dei “regali” a titolo personale. Nessuna manovra losca, nessuna “ricompensa”. Solo e semplicemente un regalo a un amico di vecchia data. Una versione confermata anche dallo stesso Celentano, anche lui interrogato nel pomeriggio di venerdì scorso.

Ovviamente, questo non basterà a smontare le accuse, e per ora Matachione resta in regime di custodia cautelare, per evitare che possa inquinare le prove a suo carico. Contro la misura cautelare i legali hanno già pronti i ricorsi. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare quello contro la prima ordinanza, quella con l’accusa di corruzione degli ufficiali della Guardia di Finanza in cambio dei controlli fiscali ritoccati. Ma l’impero di Matachione comincia a sgretolarsi.