Il 28 dicembre 2016 alle ore 15:00 nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli si terrà il concerto di Natale di Lino Blandizzi con la partecipazione straordinaria di Peppe Lanzetta, drammaturgo, attore e scrittore italiano: La musica “oltre le sbarre” che per qualche ora toglierà il peso della solitudine, alla ricerca di sani momenti di “evasione”. Un’iniziativa che ha come obiettivo la condivisione di emozioni e di vicinanza alle detenute attraverso le note e i contenuti altamente sociali e umani che il cantautore sa trasmettere con la sua forza espressiva.
Prezioso sarà anche l’intervento di Peppe Lanzetta che con Blandizzi ha in comune proprio l’affrontare temi di grande rilevanza sociale come la paura del diverso, l’immigrazione, la corruzione, la violenza sulle donne… Un Natale di musica d’autore “oltre le sbarre” grazie alla sensibilità e al prezioso supporto della Direttrice Stella Scialpi. Blandizzi interpreterà brani tra i più significativi del suo percorso artistico, che proprio quest’anno segna i suoi 25 anni dal suo esordio discografico, festeggiati con un concerto al Castello del Maschio Angioino lo scorso 20 settembre, dove gli è stata consegnata una benemerenza del Comune di Napoli.
Blandizzi ha nel suo repertorio anche poesie da lui stesso musicate di Eduardo De Filippo, Luigi Compagnone e Anna Maria Ortese. Sarà un Natale e un fine anno da condividere con le Donne ospiti della Casa Circondariale, dove, già in precedenza, il cantautore ha apportato il suo contributo nel laboratorio di “Lettura e scrittura” curato da Lina Stanco, Maria Gaita e Francesca Di Bonito: per Blandizzi bisogna cercare di entrare nel loro mondo interiore per creare e elaborare le loro “cadute”, quei passi sbagliati, che hanno privato loro della libertà. In previsione, nell’immediato 2017, si terrà anche un suo laboratorio con le Donne della Casa Circondariale, per costruire un più che immaginario legame di comprensione e di sollievo che il potere della musica sa regalarci.
Un concerto che sicuramente darà emozioni forti, momenti comunitari delicati e di grande condivisione che saranno, come sempre, resi possibili dall’umanità e dalla professionalità del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.